Familiaris consortio |
71 Ma soprattutto dev'essere riconosciuto il posto singolare che, in questo campo, spetta alla missione dei coniugi e delle famiglie cristiane, in forza della grazia ricevuta nel sacramento.
Tale missione dev'essere posta a servizio dell'edificazione della Chiesa, della costruzione del Regno di Dio nella storia.
Ciò è richiesto come atto di docile obbedienza a Cristo Signore.
Egli, infatti, in forza del matrimonio dei battezzati elevato a sacramento, conferisce agli sposi cristiani una peculiare missione di apostoli, inviandoli come operai nella sua vigna, e, in modo tutto speciale, in questo campo della famiglia.
In questa attività essi operano in comunione e collaborazione con gli altri membri della Chiesa, che pure s'impegnano a favore della famiglia, mettendo a frutto i loro doni e ministeri.
Tale apostolato si svolgerà anzitutto in seno alla propria famiglia,
con la testimonianza della vita vissuta in conformità della legge divina in tutti i suoi aspetti,
con la formazione cristiana dei figli,
con l'aiuto dato alla loro maturazione nella fede,
con l'educazione alla castità,
con la preparazione alla vita,
con la vigilanza per preservarli dai pericoli ideologici e morali da cui spesso sono minacciati,
col loro graduale e responsabile inserimento nella comunità ecclesiale e in quella civile,
con l'assistenza e il consiglio nella scelta della vocazione,
col mutuo aiuto tra i membri della famiglia per la comune crescita umana e cristiana, e così via.
L'apostolato della famiglia, poi, si irradierà con opere di carità spirituale e materiale verso le altre famiglie, specialmente quelle più bisognose di aiuto e di sostegno, verso i poveri, i malati, gli anziani, gli handicappati, gli orfani, le vedove, i coniugi abbandonati, le madri nubili e quelle che, in situazioni difficili, sono tentate di disfarsi del frutto del loro seno, ecc.
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