Vita consecrata |
57 La Chiesa rivela pienamente la sua multiforme ricchezza spirituale quando, superate le discriminazioni, accoglie come una vera benedizione i doni da Dio riversati sia negli uomini che nelle donne, tutti valorizzando nella loro pari dignità.
Le donne consacrate sono chiamate in modo tutto speciale ad essere, attraverso la loro dedizione vissuta in pienezza e con gioia, un segno della tenerezza di Dio verso il genere umano ed una testimonianza particolare del mistero della Chiesa che è vergine, sposa e madre.130
Tale loro missione non ha mancato di manifestarsi al Sinodo, al quale hanno partecipato numerose, potendo far sentire la loro voce, che è stata ascoltata ed apprezzata da tutti.
Grazie anche ai loro contributi sono emerse utili indicazioni per la vita della Chiesa e per la sua missione evangelizzatrice.
Certo, non si può non riconoscere la fondatezza di molte rivendicazioni concernenti la posizione della donna in diversi ambiti sociali ed ecclesiali.
Ugualmente è doveroso rilevare che la nuova coscienza femminile aiuta anche gli uomini a rivedere i loro schemi mentali, il loro modo di autocomprendersi, di collocarsi nella storia e di interpretarla, di organizzare la vita sociale, politica, economica, religiosa, ecclesiale.
La Chiesa, che ha ricevuto da Cristo un messaggio di liberazione, ha la missione di diffonderlo profeticamente, promuovendo mentalità e condotta conformi alle intenzioni del Signore.
In questo contesto la donna consacrata, a partire dalla sua esperienza di Chiesa e di donna nella Chiesa, può contribuire ad eliminare certe visioni unilaterali, che non manifestano il pieno riconoscimento della sua dignità, del suo apporto specifico alla vita e all'azione pastorale e missionaria della Chiesa.
Per questo è legittimo che la donna consacrata aspiri a veder riconosciuta più chiaramente la sua identità, la sua capacità, la sua missione, la sua responsabilità sia nella coscienza ecclesiale che nella vita quotidiana.
Anche il futuro della nuova evangelizzazione, come del resto di tutte le altre forme di azione missionaria, è impensabile senza un rinnovato contributo delle donne, specialmente delle donne consacrate.
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130 | Propositio 9, A |