9 maggio 2020
Oggi è la commemorazione di Santa Luisa di Marillac [ la memoria liturgica si celebra il 15 marzo ma, cadendo quel giorno nel tempo di Quaresima, è stata spostata a oggi ].
Preghiamo per le suore vincenziane che portano avanti questo ambulatorio, questo "ospedale" da quasi 100 anni [ si tratta del Dispensario pediatrico Santa Marta gestito dalle suore della Congregazione delle Figlie della Carità ] e lavorano qui, a Santa Marta, per questo "ospedale".
Il Signore benedica le suore.
Abbiamo recitato nel Salmo: « Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra e il suo braccio santo.
Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza, agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia » ( Sal 97,1-2 ).
Questo è vero.
Il Signore ha fatto delle meraviglie.
Ma quanta fatica!
Quanta fatica, per le comunità cristiane, portare avanti queste meraviglie del Signore!
Abbiamo sentito nel passo degli Atti degli Apostoli ( cfr At 13,44-52 ) la gioia: tutta la città di Antiochia si radunò per ascoltare la Parola del Signore, perché Paolo, gli apostoli predicavano con forza, e lo Spirito li aiutava.
Ma « quando videro quella moltitudine, i Giudei furono ricolmi di gelosia e con parole ingiuriose contrastavano le affermazioni di Paolo » ( v. 45 ).
Da una parte c'è il Signore, c'è lo Spirito Santo che fa crescere la Chiesa, e cresce sempre più, questo è vero.
Ma dall'altra parte c'è il cattivo spirito che cerca di distruggere la Chiesa.
È sempre così.
Sempre così.
Si va avanti, ma poi viene il nemico cercando di distruggere.
Il bilancio è sempre positivo alla lunga, ma quanta fatica, quanto dolore, quanto martirio!
Questo è successo qui, in Antiochia, e succede dappertutto nel Libro degli Atti degli Apostoli.
Pensiamo, per esempio, a Listra, quando sono arrivati e hanno guarito [ un paralitico ] e tutti credevano che fossero degli dei e volevano fare dei sacrifici, e tutto il popolo era con loro ( cfr At 14,8-18 ).
Poi sono venuti gli altri e li hanno convinti che non era così.
E come finì Paolo e il suo compagno?
Lapidati ( cfr At 14,19 ).
Sempre questa lotta.
Pensiamo al mago Elimas, a come ha fatto perché il Vangelo non arrivasse al console ( cfr At 13,6-12 ).
Pensiamo ai padroni di quella ragazza che faceva l'indovina: questi sfruttavano bene la ragazza, perché lei "leggeva le mani" e riceveva i soldi che andavano nelle tasche dei padroni.
E quando Paolo e gli apostoli hanno fatto vedere che questa era una bugia, che non andava bene, subito la rivoluzione contro di loro ( cfr At 16,16-24 ).
Pensiamo agli artigiani della dea Artèmide [ ad Efeso ], che perdevano gli affari non potendo vendere quelle statuine, perché la gente non le comprava più, perché si era convertita.
E così, una dietro l'altra.
Da una parte, la Parola di Dio che convoca, che fa crescere, dall'altra parte la persecuzione, e grossa persecuzione perché finisce cacciandoli via, picchiandoli …
E qual è lo strumento del diavolo per distruggere l'annuncio evangelico?
L'invidia.
Il Libro della Sapienza lo dice chiaro: "Per l'invidia del diavolo è entrato il peccato nel mondo" ( cfr Sap 2,24 ) – invidia, gelosia, qui.
Sempre questo sentimento amaro, amaro.
Questa gente vedeva come si predicava il Vangelo e si arrabbiava, si rodevano il fegato di rabbia.
E questa rabbia li portava avanti: è la rabbia del diavolo, è la rabbia che distrugge, la rabbia di quel "crucifige! crucifige!", di quella tortura di Gesù.
Vuole distruggere.
Sempre.
Sempre.
Vedendo questa lotta, vale anche per noi quel detto tanto bello: "La Chiesa va avanti fra le consolazioni di Dio e le persecuzioni del mondo" ( cfr Sant'Agostino, De Civitate Dei, XVIII, 51,2 ).
A una Chiesa che non ha difficoltà manca qualcosa.
Il diavolo è troppo tranquillo.
E se il diavolo è tranquillo, le cose non vanno bene.
Sempre la difficoltà, la tentazione, la lotta …
La gelosia che distrugge.
Lo Spirito Santo fa l'armonia della Chiesa, e il cattivo spirito distrugge.
Fino a oggi.
Fino a oggi.
Sempre questa lotta.
Uno strumento di questa gelosia, di questa invidia, sono i poteri temporali.
Qui ci dice che « i Giudei sobillarono le pie donne della nobiltà » ( At 13,50 ).
Sono andati da queste donne e hanno detto: "Questi sono rivoluzionari, cacciateli via".
Le donne hanno parlato con le altre e li hanno cacciati via: sono state le "pie donne" della nobiltà e anche i notabili della città ( cfr v. 50 ).
Vanno dal potere temporale; e il potere temporale può essere buono: le persone possono essere buone, ma il potere come tale è sempre pericoloso.
Il potere del mondo contro il potere di Dio muove tutto questo; e sempre dietro questo, dietro quel potere, ci sono i soldi.
Questo che succede nella Chiesa primitiva: il lavoro dello Spirito per costruire la Chiesa, per armonizzare la Chiesa, e il lavoro del cattivo spirito per distruggerla, e il ricorso ai poteri temporali per fermare la Chiesa, distruggere la Chiesa, non è che uno sviluppo di quello che accade la mattina della Risurrezione.
I soldati, vedendo quel trionfo, sono andati dai sacerdoti, e i sacerdoti hanno "comprato" la verità.
E la verità è stata "silenziata" ( cfr Mt 28,11-15 ).
Dalla prima mattina della Risurrezione, il trionfo di Cristo, c'è questo tradimento, questo "silenziare" la parola di Cristo, "silenziare" il trionfo della Risurrezione con il potere temporale: i capi dei sacerdoti e i soldi.
Stiamo attenti, stiamo attenti con la predicazione del Vangelo: di non cadere mai nel mettere la fiducia nei poteri temporali e nei soldi.
La fiducia dei cristiani è Gesù Cristo e lo Spirito Santo che Lui ha inviato!
E proprio lo Spirito Santo è il lievito, è la forza che fa crescere la Chiesa!
Sì, la Chiesa va avanti, in pace, con rassegnazione, gioiosa: fra le consolazioni di Dio e le persecuzioni del mondo.
Le persone che non si comunicano, fanno adesso la comunione spirituale:
Gesù mio, credo che sei realmente presente nel Santissimo Sacramento dell'altare.
Ti amo sopra ogni cosa e ti desidero nell'anima mia.
Poiché ora non posso riceverti sacramentalmente, vieni almeno spiritualmente nel mio cuore.
Come già venuto, io ti abbraccio e tutto mi unisco a te.
Non permettere che mi abbia mai a separare da te.