15 marzo 1986
Cari fratelli nell'episcopato, fratelli e sorelle.
Siamo qui riuniti per celebrare l'Eucaristia, la carità e la comunione nella Chiesa: celebrare Cristo-Eucaristia-Amore e Misericordia-Comunione.
E noi, in Cristo e con Cristo, questa mattina vogliamo, più che offrire, essere offerta al Padre della nostra condizione personale ed ecclesiale, in azione di grazie, con carità, in comunione nello Spirito di Verità e di Amore.
Uniti i nostri cuori e le nostre menti in queste comuni intenzioni, innalziamo la nostra gratitudine e diamo "gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo" per i lavori del nostro incontro.
Questo momento è allo stesso tempo epifania, cenacolo e Pentecoste:
manifestazione e testimonianza della fede comune,
fraternità tra coloro che il Signore già non chiama più servi, ma amici,
e docilità verso il Consolatore che ci vuole condurre alla Verità totale, sotto il segno della speranza.
Sono presenti insieme a noi, cari fratelli vescovi del Brasile, i molti fratelli dell'episcopato brasiliano delle vostre Chiese particolari, è qui tutto il popolo di Dio: ognuno si unisce alla nostra supplica.
Chiediamo allora che la Chiesa raggiunga la pienezza nell'amore di Dio, rimanendo fedele alla missione che Cristo gli ha affidato;
che nella Chiesa i pastori, come il buon pastore, siano luce, solamente luce, affinché essa diventi sempre più rivelatrice, santificatrice e salvezza;
che gli uomini seguano il Vangelo, amino la giustizia e vivano nella pace;
che incontrino conforto tutti coloro che soffrono e che vivono nella tristezza;
che il Signore benedica i fanciulli, attragga a se i giovani, santifichi le famiglie e renda lieto il lavoro umano e il compito dell'apostolato.
Chiediamo, infine, per tutti noi qui presenti, il perdono per le nostre mancanze e la purificazione dei nostri cuori, per questa Eucaristia e per conformarci sempre più a Gesù Cristo che venne ad annunciare la buona novella ai poveri e a perdonare i cuori pentiti.