Musicam sacram |
42. Secondo il principio enunciato dal Concilio, che cioè « ogni volta i riti comportano, secondo la particolare natura di ciascuno, una celebrazione comunitaria caratterizzata dalla presenza e dalla partecipazione attiva dei fedeli, questa sia da preferirsi alla celebrazione individuale e quasi privata »,26 ne consegue necessariamente l'importanza da attribuire al canto, come mezzo quanto mai adatto a manifestare l'aspetto « ecclesiale » della celebrazione.
43. Alcune celebrazioni dei Sacramenti e dei Sacramentali che hanno particolare importanza nella vita dell'intera comunità parrocchiale, come la Cresima, le Sacre Ordinazioni, il Matrimonio, la Consacrazione di una chiesa o di un altare, le esequie, ecc., per quanto è possibile, si svolgano in canto, in modo che anche la solennità del rito contribuisca ad una maggiore efficacia pastorale.
Si abbia però molta cura nell'evitare che, sotto le apparenze della solennità, si introduca nelle celebrazioni alcunché di puramente profano o di meno conveniente al culto divino: ciò si applica specialmente alla celebrazione dei matrimoni.
44. Si rendano più solenni con il canto anche quelle celebrazioni cui la liturgia assegna, nel corso dell'anno liturgico, uno speciale rilievo.
Ma in modo del tutto particolare si dia la dovuta solennità ai riti sacri della Settimana santa, i quali, attraverso la celebrazione del mistero pasquale, conducono i fedeli al centro stesso dell'anno liturgico e di tutta la liturgia.
45. Anche per la liturgia dei Sacramenti e dei Sacramentali e per le altre principali azioni sacre dell'anno liturgico si preparino le opportune melodie, per promuovere in forma più solenne la loro celebrazione anche nella lingua volgare, secondo le norme fissate dall'autorità competente e le possibilità di ciascuna assemblea.
46. Grande è l'efficacia della musica sacra nell'alimentare la pietà dei fedeli anche nelle sacre celebrazioni della parola di Dio e nei pii e sacri esercizi.
Nelle sacre celebrazioni della parola di Dio27 si prenderà come esempio la liturgia della Parola della Messa;28 nei pii e sacri esercizi saranno di grande utilità specialmente i salmi, le opere di musica sacra tratte dal repertorio antico e moderno, i canti religiosi popolari e il suono dell'organo e di altri strumenti più caratteristici.
Inoltre in questi pii e sacri esercizi e specialmente nelle sacre celebrazioni della Parola di Dio, si possono benissimo ammettere anche alcune opere musicali le quali, benché non abbiano più posto nella liturgia, possono tuttavia nutrire lo spirito religioso e favorire la meditazione dei misteri sacri.29
Indice |
26 | Cfr. SC 27 |
27 | Cfr. Int. Oec. 37-39 |
28 | Cfr. Int. Oec. 37 |
29 | Cfr. più avanti, n. 53 |