Direttorio Catechistico Generale |
36 La fede, che la catechesi deve sviluppare fino a piena maturità, può essere considerata sotto due aspetti diversi: sia come adesione totale dell'uomo che, sotto l'influsso della grazia, si abbandona a Dio che si rivela ( fides qua ), sia come contenuto della rivelazione e del messaggio cristiano ( fides quae ).
Questi due aspetti non possono, per loro stessa natura, venir separati: la normale maturazione della fede esige il loro organico e coerente sviluppo.
Possono, però, essere distinti per opportunità metodologiche.
In questa terza parte si intende trattare del contenuto della fede in questo modo: nel primo capitolo vengono indicati le norme e i criteri ai quali la catechesi dovrà ispirarsi nel reperimento e nella formulazione dei suoi contenuti.
Nel secondo capitolo si tratterà dei contenuti stessi.
Esso, però, non ha il compito di esporre le singole verità cristiane, oggetto della fede e della catechesi; e neppure vuole essere un elenco dei principali errori del nostro tempo o delle verità di fede oggi più negate o misconosciute.
A questo infatti provvede il magistero ordinario e straordinario della chiesa nei suoi interventi pubblici.
Tanto meno si vuole in questo capitolo indicare il modo di ordinare le verità di fede secondo uno schema organico in una sintesi che tenga conto della loro oggettiva gerarchia o delle esigenze degli uomini del nostro tempo, considerate sia dal punto di vista dell'età sia da quello socio-culturale.
Questo compito spetta o alla teologia o ai diversi catechismi.
In questo secondo capitolo si vogliono invece presentare - mediante formulazioni globali tali da includere ulteriori sviluppi - alcuni fondamentali contenuti del messaggio salvifico, organicamente collegati tra loro, particolarmente in quei loro aspetti che debbono meglio apparire in una rinnovata catechesi, fedele alla sua finalità.
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