Direttorio Catechistico Generale |
48 Il "Dio e Padre del signore Gesù Cristo" è il "Dio vivente":
è il Dio santo, giusto, misericordioso,
il Dio autore dell'alleanza con gli uomini,
il Dio che vede, libera e salva,
il Dio che ama come padre e come sposo.
La catechesi annuncia gioiosamente questo Dio, fonte di ogni nostra speranza.
La catechesi, tuttavia, non può ignorare che molti uomini del nostro tempo sentono acutamente la lontananza e addirittura l'assenza di Dio.
Questo fenomeno, che appartiene al processo di secolarizzazione cui è sottoposta l'odierna civiltà, pur costituendo un pericolo per la fede, è tuttavia utile a purificare maggiormente il nostro atteggiamento religioso nei confronti di Dio e a renderci, come è doveroso, più umili dinanzi al suo mistero: "Veramente tu sei un Dio nascosto, Dio di Israele, salvatore".
In questa luce si può anche più facilmente comprendere la vera natura del culto che Dio richiede e che lo glorifica: un culto che implica l'impegno di attuare in ogni campo la sua volontà e la fedeltà nel moltiplicare nella carità i talenti ricevuti dal Signore.
Nella liturgia i fedeli recano, per offrirlo umilmente a Dio, il frutto di ogni azione di carità, di giustizia e di pace, e ne attingono la parola di vita e la grazia che occorrono per essere in grado di professare nel mondo la verità nella carità in comunione con Cristo, che offre per gli uomini il suo corpo e il suo sangue.
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