Direttorio Catechistico Generale |
88 L'adolescente per sé possiede l'uso "formale" del raziocinio.
Sa come usare rettamente l'intelletto e scopre che la cultura che gli viene proposta esige da lui un ulteriore ripensamento e una concreta applicazione alla vita.
Se la catechesi vuole suscitare un'esperienza della vita di fede, non deve trascurare la formazione di un modo religioso di pensare che mostri il nesso che esiste tra tutti i misteri e tra essi e il fine ultimo dell'uomo.
A rendere salda la coerenza interiore di questo modo religioso di pensare, la testimonianza non è sufficiente.
Oggi si esige dovunque il rigore scientifico: la catechesi perciò deve presentare con ogni cura anche le giustificazioni razionali della fede.
La strutturazione intellettuale della fede degli adolescenti non deve essere ritenuta come un qualcosa di complementare, ma come una essenziale necessità della vita di fede.
Il modo di insegnare ha una particolare importanza: il catechista, in dialogo con l'adolescente, deve stimolare la sua intelligenza.
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