La scuola cattolica |
5. Dio Padre nel suo misterioso disegno di amore, giunta la pienezza dei tempi, mandò il Figlio Suo Unigenito a inaugurare in terra il regno di Dio e a operare la rigenerazione degli uomini.
Per continuare la sua azione di salvezza Gesù Cristo ha costituito la Chiesa quale organismo visibile vivificato dallo Spirito.
6. Mossa dallo stesso Spirito, la Chiesa continuamente approfondisce la coscienza di sè e medita sul mistero del suo essere e della sua missione.2
Rinnova così la scoperta del suo rapporto vitale con il Cristo « per ritrovare maggiore luce, nuova energia e miglior gaudio nel compiere la propria missione e per determinare i modi migliori per rendere più vicini, operanti e benefici i suoi contatti con l'umanità a cui essa stessa, pur distinguendosi per caratteri propri inconfondibili, appartiene »3 e al cui servizio è destinata affinché l'umanità raggiunga la sua pienezza nel Cristo.
7. La missione della Chiesa è dunque quella di evangelizzare, cioè di proclamare a tutti il lieto annunzio della salvezza, di generare nel battesimo nuove creature nel Cristo e di educarle a vivere consapevolmente da figli di Dio.
8. Per svolgere la sua missione salvifica, la Chiesa si serve principalmente dei mezzi che Gesù Cristo stesso le ha affidato, senza trascurare gli altri, che, nei diversi tempi e nelle varie culture, sono atti a farle conseguire il suo fine soprannaturale e a promuovere lo sviluppo della persona.
La Chiesa svolge la sua missione adattando i mezzi alle mutate condizioni dei tempi e ai nuovi bisogni del genere umano.4
Nell'incontro con le diverse culture e di fronte alle incessanti conquiste dell'umanità la Chiesa, attraverso l'annunzio della fede, viene a rivelare « all'uomo di tutti i tempi il fine trascendente che solo dà alla vita il suo senso pieno ».5
In ordine a questa sua missione, la Chiesa istituisce le proprie scuole, perché riconosce in esse un mezzo privilegiato volto alla formazione integrale dell'uomo: la scuola infatti è un centro in cui si elabora e si trasmette una specifica concezione del mondo, dell'uomo e della storia.
9. La Scuola Cattolica rientra nella missione salvifica della Chiesa e particolarmente nell'esigenza dell'educazione alla fede.
Memore che « la coscienza psicologica e la coscienza morale sono dal Cristo chiamate a simultanea pienezza quasi a condizione per ricevere come finalmente all'uomo si conviene i doni divini della verità e della grazia »,6 la Chiesa si sente impegnata a promuovere nei suoi figli la piena consapevolezza della loro rigenerazione alla vita nuova.7
Nel riferimento esplicito al Vangelo di Gesù Cristo da radicare nella coscienza e nella vita dei fedeli si definisce appunto il progetto educativo della Scuola Cattolica che deve tener conto degli attuali condizionamenti culturali.
10. Nel corso dei secoli la Chiesa, tendendo « incessantemente alla pienezza della verità divina »,8 ha progressivamente attinto alle fonti e agli strumenti della cultura per approfondire la rivelazione e promuovere un costruttivo dialogo con il mondo.
Mossa dalla fede, per cui fermamente crede di essere condotta dallo Spirito del Signore, la Chiesa cerca di discernere negli avvenimenti, nelle richieste e nelle aspirazioni del nostro tempo9 quali siano gli appelli più urgenti cui rispondere per realizzare il disegno di Dio.
11. Nella società attuale caratterizzata, tra altre manifestazioni, dal pluralismo culturale, la Chiesa coglie l'urgente bisogno di assicurare la presenza del pensiero cristiano in quanto esso, nella disparità delle concezioni e dei comportamenti, costituisce un criterio valido di giudizio: « Il riferimento a Gesù Cristo insegna infatti a discernere i valori che fanno l'uomo e i controvalori che lo degradano ».10
12. Il pluralismo culturale invita pertanto la Chiesa a rafforzare il suo impegno educativo per formare personalità forti, capaci di resistere al relativismo debilitante e di vivere coerentemente le esigenze del proprio battesimo.
Esso inoltre la sollecita a promuovere autentiche comunità cristiane che proprio in forza del loro cristianesimo vivo e operante possono dare, in atteggiamento di dialogo, un contributo originale e positivo alla costruzione della città terrena e a tal fine la stimola a potenziare le sue risorse educative.
Queste stesse finalità s'impongono alla Chiesa di fronte ad altri elementi caratteristici della cultura contemporanea, quali il materialismo, il pragmatismo, il tecnicismo.
13. È per garantire questi obiettivi in risposta al pluralismo culturale che la Chiesa sostiene il principio del pluralismo scolastico, la coesistenza cioè e, se possibile, la cooperazione delle diverse istituzioni scolastiche, che permettano ai giovani di formarsi dei criteri di valutazione fondati su una specifica concezione del mondo, di prepararsi a partecipare attivamente alla costruzione di una comunità e, per mezzo di essa, alla costruzione della società.
14. In questa prospettiva spetta alla Scuola Cattolica un suo posto nell'organizzazione scolastica delle diverse nazioni, tenendo conto delle modalità e possibilità dei vari contesti ambientali.
Offrendo tale alternativa la Chiesa intende rispondere alle esigenze di cooperazione che si manifestano oggi in un mondo contraddistinto dal pluralismo culturale e contribuisce a promuovere la libertà d'insegnamento, in modo da sostenere e garantire la libertà di coscienza e il diritto dei genitori a scegliere la scuola che meglio risponde ai loro intenti educativi.11
15. La Chiesa infine è pienamente convinta che la Scuola Cattolica, nell'offrire il suo progetto educativo agli uomini del nostro tempo, attua un suo compito ecclesiale, insostituibile e urgente.
In essa infatti la Chiesa partecipa al dialogo culturale con un suo contributo originale e propulsore del vero progresso verso la formazione integrale dell'uomo.
L'assenza della Scuola Cattolica costituirebbe una perdita immensa12 per la civiltà, per l'uomo e per i suoi destini naturali e soprannaturali.
Indice |
2 | Cf. Paolo VI, Lettera enciclica Ecclesiam Suam, 7 |
3 | Ibid. 13 |
4 | Cf Gaudium et Spes, 4 |
5 | Paolo VI, Allocuzione a Sua Em.za il Signor Cardinale Gabriel-Marie Garrone, 27 novembre 1972 |
6 | Paolo VI, Lettera Enciclica Ecclesiam Suam, 15 |
7 | Cf Gravissimum Educationis, 3 |
8 | Dei Verbum, 8 |
9 | Cf. Gaudium et Spes, 11 |
10 | Paolo VI, Allocuzione al IX Congr. dell'O.I.E.C., in « L'Osservatore Romano », 9 giugno 1974 |
11 | Cf. Gravissimum Educationis, 8 |
12 | Cf. Paolo VI, Allocuzione al IX Congresso dell'O.I.E.C., in « L'Osservatore Romano » |