Orientamenti educativi sull'amore umano

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Responsabilità nell'educazione all'uso degli strumenti della comunicazione sociale

66. Nel mondo attuale gli strumenti della comunicazione sociale, con la loro invadenza e suggestione, svolgono sui giovani e sui giovanissimi, anche e soprattutto nel campo dell'educazione sessuale, una continua e condizionante opera di informazione e di ammaestramento assai più incisiva di quella propria della famiglia.

Giovanni Paolo II ha indicato la situazione nella quale vengono a trovarsi i fanciulli di fronte agli strumenti della comunicazione sociale: « Affascinati e privi di difesa di fronte al mondo e alle persone adulte, i fanciulli sono naturalmente pronti ad accogliere quel che viene loro offerto, sia nel bene che nel male …

Essi sono attratti dal « piccolo schermo », seguono ogni gesto che vi è rappresentato e percepiscono, prima e meglio di ogni altra persona, le emozioni ed i sentimenti che ne risultano ».47

67. C'è tuttavia da rilevare che per la stessa evoluzione tecnologica si rende meno facile e tempestivo il necessario controllo.

Di qui l'urgenza, anche ai fini di una retta educazione sessuale, che « specialmente i recettori più giovani si abituino ad un uso moderato e disciplinato di questi strumenti.

Cerchino inoltre di comprendere più a fondo le cose viste, udite, lette; ne discutano con i loro educatori e con persone competenti e imparino a formularne un giudizio retto ».48

68. In difesa dei diritti del fanciullo in questo campo Giovanni Paolo II stimola la coscienza di tutti i cristiani responsabili, in particolare dei genitori e degli operatori degli strumenti della comunicazione sociale, perché non nascondano, sotto un pretesto di neutralità e di rispetto dello spontaneo sviluppo del fanciullo, ciò che in realtà è un comportamento di preoccupante disinteresse.49

« Particolari doveri in questa materia incombono sull'autorità civile in vista del bene comune »,50 il quale esige che un regolamento giuridico degli strumenti della comunicazione sociale protegga la moralità pubblica, in particolare il mondo giovanile, specie per quanto concerne le riviste, i film, i programmi radio-televisivi, le esposizioni, gli spettacoli e la pubblicità.

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47 Giovanni Paolo II, Messaggio per la XIII Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali, 23 maggio 1979
48 Conc. Ec. Vat. II: Decr. Inter mirifica, n. 10;
cf. Pontificia Commissione per le Comunicazioni Sociali : Istr. past. Communio et progressio, n. 68
49 Gf. Giovanni Paolo II, Messaggio per la XIII Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali
50 Inter mirifica, n. 12