Formazione dei futuri Sacerdoti |
L'apparente complessità di questo Indice degli argomenti non impressioni.
Essa non fa che riflettere l'interdisciplinarità che caratterizza la scienza e lo studio della comunicazione umana, e in particolare la scienza e lo studio dell'odierna comunicazione massmediale, nel suo complesso e rispetto ai suoi singoli strumenti, specie se lo studio sia condotto con intenti, insieme, umano-culturali e cristiano-morali.
Vi confluiscono infatti, più o meno direttamente, tutte, si può dire, le scienze dell'uomo: dalla semiologia, la linguistica, la filosofia, la psicologia, la sociologia, l'antropologia sociale e culturale …, alla pedagogia, la didattica, la tecnologia, l'economia, il diritto, le arti: figurative e musicale, narrativa e drammaturgica …; nonché soprattutto per gli avviati all'apostolato la teologia, la morale e la pastorale.
Ovviamente, uno studio esauriente, insieme, di tutti e singoli i mass media e di tutte e singole queste discipline, non è pensabile.
Non per nulla i massmediologi si limitano, in genere, ad approfondire l'uno o l'altro medium o disciplina, conforme ai propri interessi e possibilità culturali o professionali.
Lo stesso fa l'editoria in argomento, che, infatti, abbonda più che altro in saggi e ricerche settoriali.
Tuttavia lo scopo specifico di questi Orientamenti che è la formazione, insieme, umano-culturale e cristiano-morale dei futuri sacerdoti al retto uso, prima personale e poi pastorale, di tutti gli strumenti della comunicazione sociale comporta di necessità un'adeguata impostazione interdisciplinare, già nella formazione di base, dei recettori ( cf. Orientamenti, n. 16 ), ma anche e soprattutto in quella di secondo livello, pastorale.
L'una e l'altra formazione intendendo mediare tra altre due propriamente settoriali, quali sono, da una parte, quella teoricopratica volta ad approntare i quadri operativi dei singoli mass media: giornalisti, cineasti, operatori radiotelevisivi, critici, ecc.; e, dall'altra, quella di un'erudizione accademica, intesa a fornire trattatisti e docenti delle singole discipline.
In pratica, nella formazione integrale di primo livello, o "di base", di questo Indice degli argomenti converrà tener presenti almeno
i nn. 1-6: sulla comunicazione umana in generale;
i nn. 9-11: sui suoi odierni strumenti;
il n. 12: sulla loro attuale evoluzione telematica;
i nn. 13-16: sulle loro funzioni;
il n. 19: sul Magistero ecclesiale in argomento; e
Si tratta di esporli e spiegarli a sufficienza, in una ventina di lezioni, agli inizi della vita seminaristica, per poi aggiornarli e applicarli in esercitazioni pratiche sui singoli media ( cf. Orientamenti, n. 15 e n. 18b ), adeguate ai livelli di studio, durante tutta la permanenza in seminario.
Invece, nella formazione di secondo livello, pastorale, occorre che tutti gli argomenti vengano ripresi e trattati esaurientemente da rispettivi competenti ( cf. Orientamenti, n. 23 ): o in un congruo numero di lezioni e di esercitazioni distribuite, secondo l'affinità della materia, nei curricoli filosofico e teologico ( cf. Orientamenti, n. 26 ), oppure strutturate in un curricolo a sé stante; in questo l'allievo venga eventualmente aiutato ad approfondire ed elaborare un argomento particolare in una tesi finale, a livello "specialistico", che tra l'altro l'abiliti a un insegnamento specifico nei primi due livelli ( cf. Orientamenti, n. 9 e n. 27 ).
Semiotica.
Segni/codici.
Codificare/decodificare.
Denotazione/connotazione.
Rispetto ai contenuti espressi/comunicati, alle udienze, al tipo di efficacia, ai feed back.
Nell'antichità: la comunicazione tradizionale.
Da quella gestuale alla verbaleparlata, alla verbale-scritta-ideografica, alla scritta-alfabetica e alla scritta-tipografica.
Nell'epoca odierna: la comunicazione strumentale.
Dal giornale, al cinema, alla radio, alla televisione e all'odierna comunicazione globale tecnotronica.
Verso l'informatica e la telematica.
Interazione tra sviluppo tecnologico, fonti energetiche ed evoluzione socioculturale.
Origine e sviluppi.
Teorie e proposte.
Stima d'assieme sui risultati raggiunti.
Rilievi sulle terminologie correnti: mass media, mass communications, audiovisuels, techniques de diffusion …, e quella conciliare: "strumenti della comunicazione sociale".
H. D. Lasswell e la sua formulaschema;
C. E. Shannon W. Weaver e la Teoria dell'informazione;
H. D. Lasswell, B. Berelson, A. A. Moles, E. Morin … e la Content analysis;
E. Katz P. Lazarsfeld, R. K. Merton e il Two Step Flow of Communication;
J. K. Klapper e l'esposizione-percezione-memorizzazione selettiva;
"Il mezzo è il messaggio" e il "Villaggio cosmico" di H. Innis e M. McLuhan;
lo "Choc del futuro" di A. Toffler …
Socializzazione.
Mobilità sociale.
Riduzione della privacy.
Acculturazione globale-informale.
Società opinionale-pluralistica.
Elites/masse e culture "diverse".
La Scuola di Francoforte: T. W. Adorno, M. Horkheimer, H. Marcuse…, e gli "altri": possibile accordo.
Sviluppo tecnico: da Gutenberg alla composizione/stampa fotoelettronica.
I generi.
Informazione/attualità e "la notizia".
L'organizzazione giornalistica: nazionale e mondiale.
Come si "legge" il giornale.
Evoluzione tecnica.
Cinema" linguaggio" ( "specifico filmico" ) e cinemaveicolo.
Il cinema spettacolo tra arte e ideologia.
Elementi della comunicazione filmica.
Teorie sulla suggestione iconica.
Genesi del film.
Strutture economico-industriali nella propria nazione e nel mondo.
Come "leggere" il film.
La critica del film: parziale e totale.
Nozioni tecniche: evoluzione e standard.
In diretta e in differita.
Rapporti con la stampa-informazione e col cinema-spettacolo.
Fruizione critica della radio e della televisione.
Cibernetica, elettronica, informatica e telematica.
Dal transistor alla miniaturizzazione e al laser.
Dischi e audioe videocassette.
Computers, memorie, banchedati e satelliti.
Verso la comunicazione istantane-aubiquitaria.
Tendenza oligopolistica degli strumenti della comunicazione sociale.
Partecipazione diretta ( sport, turismo ) ed esperienze vicarie.
Evasione passivodispersiva e "ricreazione" estetico-culturale.
Dal tempo occupato al tempo libero e al tempo liberante.
Nozione e termini.
Coefficienti della "notizia".
Fonti e veicoli.
Le agenzie: nella nazione ed internazionali.
Sviluppo storico: dall'insegnamento-cultura all'attualità: dal fatto al diritto.
Situazione odierna e sua funzione sociale.
Il nuovo "Ordine mondiale dell'Informazione"; i due Rapporti: S. Nora A. Minc e S. MacBride.
Concetti e termini: autonoma o per inserzione, esplicita o redazionale, diretta o indiretta ( e subliminale ).
Il manifesto.
I moderni meccanismi suasori: da empirica a sistematico-motivazionale ( Pavlov, Freud … ).
Sviluppo nel tempo: da occasionale a permanente.
Il marketing.
Propaganda ideologica e mass media nei "regimi" recenti.
Lo slogan.
Condizionamento tra pubblicità e strumenti della comunicazione sociale oggi.
Nozioni: "opinione" e verità/certezza; "pubblico" e nonpubblico.
Terminologie ed accezioni non coerenti, ed analisi fattuale ( elementi e fattori ) del fenomeno.
Sviluppo nel tempo e odierno spazio psicosociale.
Elementi di dossometria.
Indagine quantitativa o motivazionale; indiretta o diretta; per sondaggio o per campione.
Rilevazione, spoglio ed elaborazione dei dati.
Condizioni di attendibilità.
Nell'antropologia culturale.
Nella Rivelazione anticotestamentaria: dalla trasmissione orale a quella scritturistica: tensioni socioreligiose perduranti al tempo di Gesù.
Nella Chiesa del passato: dalla trasmissione manoscritta a quella stampata.
Problemi socioculturali e politicoreligiosi conseguenti alla stampa di Gutenberg.
Comunicazione e Chiesa all'epoca degli strumenti della comunicazione sociale.
Le arti figurative.
Il teatro.
Il manoscritto e le origini della disciplina censoria: repressiva e preventiva.
L'editoria: imprimatur e regime di privilegi.
L'Indice.
Rispetto agli strumenti della comunicazione sociale: il giornale, prevenzioni e ritardi: "stampa cattiva" e "stampa buona" e non "informazione".
Il cinema: dalla diffidenza all'accoglimento.
La radiotelevisione: dai contenuti agli strumenti.
Rispetto alla società informatizzata banchedati.
Caratteristiche e valori.
I documenti principali:
Vigilanti cura di Pio XI;
i Discorsi sul film ideale e la Miranda prorsus di Pio XII,
e soprattutto l'Inter mirifica del Concilio,
la Communio et progressio e
il Codice di diritto canonico del postConcilio.
Utile o necessaria?
Requisiti per una teologia specifica.
Proposte avanzate.
Elementi nel Magistero: dalla Miranda prorsus alla "tesi" e ai modelli della Communio et progressio.
Natura, ambiti e soggetti.
Condizioni tecnico-giuridiche, situazioni di fatto ed esercizio effettivo.
Gli opportuni "sussidi poveri".
Globalità di azione.
Competenze ed unione dei quadri: clero, religiosi e laici.
Aggiornamento di dati e mezzi economici.
Scelte preferenziali: positive, più che negative; formazione umano-cristiana: dei recettori, dei promotori, degli stessi operatori pastorali.
In genere: ambiti e prestazioni; strutture e scopi; condizioni di efficienza.
In particolare: nella Curia Romana: la Pontificia Commissione per le Comunicazioni Sociali.
A livello internazionale:
per la stampa, l'UCIP ( Union Catholique Internationale de la Presse );
per il cinema, l'OCIC ( Organisation Catholique Internationale du Cinéma );
per la radiotelevisione, l'UNDA.
Ai livelli nazionale e ( inter )diocesano: i rispettivi Uffici.
Dizione e gestualità.
Obiezioni sull'efficacia della parola viva e mezzi tecnici.
Risposte del Magistero:
nell'Inter mirifica,
nella Communio et progressio,
nel Directorium pastorale dei Vescovi,
nel Directorium catechisticum generale,
nel nuovo Codice di Diritto canonico.
"Predicazione" e non propaganda-pubblicità, "messaggio" e non protagonismo.
Teatro, arti figurative, editoria e grafica, canti e suoni, dischi e cassette, group media, multimedia, minimedia …
Interferenze fra tecnica, "presenza" e partecipazione.
Normativa vigente, specie circa la santa Messa.
Casi aperti: radiotelevisione e sacramento del matrimonio, sacramento della penitenza, "partecipazione" al Sacrificio eucaristico.
Possibili normative future.
( si suppongono le nozioni di cui al n. 14 ).
Affermazione del diritto nelle Carte internazionali ed europee; nei documenti del Magistero più recente.
Ragioni, soggetti, estensione e limiti del diritto; relativi doveri: nei promotori e nei recettori degli strumenti della comunicazione sociale.
Obiettivitàverità e completezza dell'informazione "onesta".
Deontologia professionale degli informatori ai diversi livelli.
Dovere e prassi d'informarsi nei soggetti del diritto.
Nella telematica: diritto-dovere della privacy e banchedati.
( si suppongono le nozioni di cui al n. 15 ).
Problematica morale e pastorale della propaganda ( ideologica ): monopoli e oligopoli dei mass media e controwhisper propaganda.
Per la pubblicità: questioni aperte di deontologia professionale circa: i suoi contenuti, i mezzi suasori, il privilegiare alcuni strumenti a danno della sopravvivenza di altri.
I recettori: contro la massificazione e il consumismo.
( si suppongono le nozioni di cui al n. 16 ).
Rilevanza sociomorale-religiosa del fenomeno, e conseguenti doverir-esponsabilità personali, dei formatori, animatori e portatori di "pubbliche opinioni".
Gli opinion leaders.
Le public relations.
Individuazione e mobilitazione di mezzi leciti e ragionevoli, o soltanto "efficaci".
l'informazione nella Chiesa.
Disciplina del segreto, o "Città sul monte"?
Excursus storico, e ragioni per un'odierna informazione come norma.
Diritti, doveri e condizioni di validità nel Magistero postconciliare.
Nella prassi ecclesiale: gli uffìci e i veicoli d'informazione: mezzi e personale.
la cosiddetta "opinione pubblica" nella Chiesa.
Spazio opinionale nella Chiesa, anche teologico.
Divario tra libero dialogo opinionale e "opinione pubblica" nel Magistero.
Ragioni, soggetti, condizioni e "luoghi" per il primo.
I fattori dirimenti per la seconda: i soggetti, l'oggetto, la dinamica di formazione, la dinamica d'urto.
"Opinione pubblica" ed efficacia odierna del Magistero.
Evoluzione sociodisciplinare: da "Fuori del mondo" a "Nel mondo, ma non del mondo".
Presunzione di pericolo e promozione umano-pastorale.
Divieti esterni e disciplina personale.
Scelte quantitative e qualitative, comunitarie e personali.
Rettifiche e compensi.
Nella cultura tecnico-iconica di massa: alterato ideale umanistico, variati i centri d'interesse dei recettori: mutano i modi di espressione-comunicazione, e i procedimenti logici: dalla deduzione all'induzione.
Come, tuttavia, approdare alle necessarie certezze di ragione e di fede.
Nella crisi dell'autorità: dalle norme imposte alla persuasione colloquiale.
In un ambiente che più non protegge: dalle difese esterne alle difese acquisite interne.
In avanzata socializzazione: morale e spiritualità da individualistiche a comunitarie.
( oltre a quanto già rilevato al n. 9 ).
Stampa "onesta".
Giornalisti e interferenze dello Stato: tutele, prevenzione, repressione e interferenze della proprietà: codirezione e cogestione, e libertà di opinione-espressione; interferenze della pubblicità.
Responsabilità sociale dei recettori.
Stampa "cattolica": accezione odierna del termine, e finalità proprie.
"Ufficiale" della gerarchia, o d'opinione?
D'informazione, o di predicazione?
Problemi degli operatori, doveri dei lettori.
Stampa-forum.
( oltre a quanto già rilevato al n. 10 ).
Morale e pastorale dei fatti cinematografici: operare nella produzione-distribuzione-esercizio?
Film edificanti e film religiosi.
Cinema cattolici.
Morale dei fatti filmici: azioni umane agite, e azioni rappresentate; particolari suggestivi e tesi del film.
Morale dello spettatore: scelta dei film e normatività delle "Qualifiche cinematografiche".
Critica e cultura cinematografica.
Cineforum.
( oltre a quanto già rilevato al n. 11 ).
Odierna società pluralista, relativi programmi ed esposizione selettiva.
Comportamento degli educatori.
Responsabilità ( feed back ) dei recettori.
Promotori onesti e "cattolici" nelle trasmissioni laiche: coscienza e competenza.
Consulenti ecclesiastici.
Programmi "cattolici": possibilità e limiti.
Radioteleforum.
Indice |