Sessualità umana: verità e significato |
145. Ci sono diversi modi di aiutare ed appoggiare i genitori nell'adempimento del diritto-dovere fondamentale ad educare i propri figli all'amore.
Tale assistenza non significa mai togliere ai genitori o diminuire il loro diritto-dovere formativo, perché esso rimane « originale e primario », « insostituibile e inalienabile ».
Perciò il ruolo che altri possono svolgere nell'assistere i genitori è sempre ( a ) sussidiario, poiché il ruolo formativo della comunità familiare è sempre preferibile, e ( b ) subordinato, cioè soggetto alla guida attenta e al controllo dei genitori.
Tutti devono osservare l'ordine giusto di cooperazione e di collaborazione tra i genitori e coloro che possono aiutarli nel loro compito.
È chiaro che l'assistenza degli altri deve essere data principalmente ai genitori anziché ai loro figli.
146. Quelli che sono chiamati ad aiutare i genitori nell'educazione dei figli all'amore devono essere disposti e preparati ad insegnare in conformità con tutta l'autentica dottrina morale della Chiesa Cattolica.
Inoltre, devono essere persone mature, di buona reputazione morale, fedeli al proprio stato cristiano di vita, sposati o celibi, laici, religiosi o sacerdoti.
Devono essere non solo preparati nei dettagli della informazione morale e sessuale, ma anche sensibili ai diritti e al ruolo dei genitori e della famiglia, nonché alle necessità e ai problemi dei bambini e dei giovani.
In tal modo, alla luce dei principi e del contenuto di questa guida, si devono collocare « nello spirito stesso che anima i genitori »; se, però, i genitori credono di essere in grado di fornire l'educazione all'amore in modo adeguato, non sono obbligati ad accettarne l'assistenza.
147. Il Pontificio Consiglio per la Famiglia è consapevole del grande bisogno di materiale valido che sia specificamente preparato per i genitori in conformità con i principi illustrati nella presente guida.
I genitori che possono averne competenza, convinti di questi principi, devono impegnarsi nell'allestimento di tale materiale.
Potranno, così, offrire la propria esperienza e saggezza allo scopo di aiutare altri nell'educazione dei figli alla castità.
I genitori accoglieranno anche l'aiuto e la sorveglianza delle autorità ecclesiastiche appropriate nel promuovere materiale adeguato e nel togliere, o correggere, quello che non sia conforme ai principi illustrati in questa guida, circa la dottrina, la tempestività, il contenuto e i metodi di tale educazione.
Questi principi si applicano anche a tutti i mezzi moderni di comunicazione sociale.
In modo speciale, questo Pontificio Consiglio confida nell'opera di sensibilizzazione e di sostegno nei confronti dei genitori da parte delle Conferenze Episcopali, che sapranno rivendicare, ove occorra, anche di fronte ai programmi dello Stato in campo educativo, il diritto e gli ambiti propri della famiglia e dei genitori.
148. Nel compiere il ministero dell'amore verso i propri figli, i genitori dovrebbero avere l'appoggio e la cooperazione degli altri membri della Chiesa.
I diritti dei genitori devono essere riconosciuti, tutelati e mantenuti non solo per assicurare la solida formazione dei bambini e dei giovani, ma anche per garantire l'ordine giusto di cooperazione e di collaborazione tra i genitori e coloro che possono aiutarli nel loro compito.
Nello stesso modo, nelle parrocchie o nelle altre forme di apostolato, il clero e i religiosi devono sostenere ed incoraggiare i genitori nello sforzo di formare i propri figli.
A loro volta, i genitori devono ricordare che la famiglia non è l'unica o l'esclusiva comunità formativa.
Devono pertanto coltivare un rapporto cordiale ed attivo con altre persone che possono aiutarli, pur non dimenticando mai i propri diritti inalienabili.
149. Di fronte alle molte sfide alla castità cristiana, i doni della natura e della grazia elargiti ai genitori rimangono sempre le fondamenta più solide su cui la Chiesa forma i propri figli.
Gran parte della formazione in famiglia è indiretta, incarnata in un clima di amabilità e di tenerezza, poiché sorge dalla presenza e dall'esempio dei genitori quando il loro amore è puro e generoso.
Se si dà fiducia ai genitori in questo compito di educazione all'amore, essi saranno animati a superare le sfide e i problemi dei nostri tempi con la forza del loro amore.
150. Il Pontificio Consiglio per la Famiglia esorta perciò i genitori affinché, coscienti di essere sostenuti dal dono di Dio, abbiano fiducia nei loro diritti e nei loro doveri riguardo all'educazione dei loro figli, da portare avanti con saggezza e consapevolezza.
In questo nobile impegno, possano i genitori collocare sempre la loro fiducia in Dio attraverso la preghiera allo Spirito Santo, il dolce Paraclito, datore di tutti i beni.
Chiedano la potente intercessione e la protezione di Maria Immacolata, Vergine Madre del bell'amore e modello della purezza fedele.
Invochino anche San Giuseppe, suo sposo giusto e casto, seguendo il suo esempio di fedeltà e di purezza di cuore.
Possano i genitori costantemente contare sull'amore che offrono ai propri figli, un amore che « caccia ogni paura », che « tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta » ( 1 Cor 13,7 ).
Tale amore è e deve essere indirizzato all'eternità, verso la felicità eterna promessa dal Signore Nostro Gesù Cristo a coloro che lo seguono: « Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio » ( Mt 5,8 ).
Città del Vaticano, 8 dicembre 1995.
Alfonso Cardinale López Trujillo Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia
+ S. E. Mons. Elio Sgreccia Segretario
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