Cerimoniale dei Vescovi |
241. In questo giorno i fedeli corrono incontro al Signore, portando lumi e acclamando a lui, insieme a Simeone che riconobbe Cristo « Luce per illuminare le genti ».
I fedeli siano dunque educati a camminare in tutta la loro vita come figli della luce, perché devono offrire a tutti la luce di Cristo, diventando essi stessi lumi ardenti nelle loro opere.
242. All'ora stabilita i fedeli si raccolgono in una chiesa succursale o in un altro luogo adatto al di fuori della chiesa verso la quale si dirige la processione.
I fedeli tengono in mano le candele non accese.
243. Il vescovo in un luogo adatto riveste i paramenti richiesti per la messa, di colore bianco.
Tuttavia al posto della casula può indossare il piviale, che depone al termine della processione.
Ricevuti mitra e pastorale, si reca, con i ministri e, se è il caso, con i concelebranti rivestiti dei paramenti per la messa, al luogo della benedizione delle candele.
Mentre si accendono le candele, si canta l'antifona Il Signore nostro Dio verrà con potenza, o un altro canto adatto.126
244. Quando il vescovo sarà giunto al luogo della benedizione delle candele, al termine del canto, depone il pastorale e la mitra, e, rivolto verso il popolo, dice: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo.
Poi saluta il popolo dicendo: La pace sia con voi, e proclama la monizione introduttoria.
Tuttavia può affidare, secondo l'opportunità, questa monizione al diacono o a uno dei concelebranti.
245. Dopo la monizione benedice le candele proclamando, a mani allargate, l'orazione, mentre il ministro gli sorregge il libro, e le asperge con l'acqua benedetta, senza dire nulla.
Quindi riceve la mitra, e mette e benedice l'incenso per la processione.
Infine riceve dal diacono la candela accesa da recare in processione.
246. Dopo che il diacono ha proclamato l'invito: Andiamo in pace incontro al Signore, inizia la processione verso la chiesa dove si deve celebrare la messa.
Precede il turiferario con il turibolo fumigante, poi l'accolito che porta la croce in mezzo agli accoliti che recano i candelabri con le candele accese.
Seguono il clero, il diacono che porta il libro dei vangeli, gli altri diaconi, se ve ne sono, i concelebranti, il ministro che porta il pastorale del vescovo e quindi il vescovo con mitra, mentre tiene la candela; un poco dietro al vescovo i due diaconi che lo assistono; poi i ministri che prestano servizio per il libro e la mitra; infine i fedeli.
Tutti, sia i ministri sia i fedeli, portano in mano la candela.
Mentre la processione avanza, si canta l'antifona: Cristo è la luce per illuminare le genti, con il cantico: Ora lascia, o Signore, o altro canto adatto.
247. Mentre la processione entra in chiesa, si canta l'antifona d'ingresso della messa.
Il vescovo, giunto all'altare, lo bacia e, secondo l'opportunità, lo incensa.
Quindi si reca alla cattedra, dove, deposto il piviale, se lo ha adoperato in processione, e indossata la casula, dopo il canto dell'inno Gloria a Dio, proclama, come di norma, l'orazione colletta.
La messa prosegue nel modo consueto.
Oppure, qualora sembrasse più opportuno, si può fare in un altro modo: il vescovo, giunto all'altare, consegna la candela al diacono, depone la mitra e il piviale, se lo ha adoperato in processione, indossa la casula, bacia l'altare e lo incensa.
Quindi si reca alla cattedra dove, omessi i riti iniziali della messa e dopo che è stato cantato l'inno Gloria a Dio, proclama, come di norma, l'orazione colletta.
La messa prosegue nel modo consueto.127
248. Dove non si può fare la processione, i fedeli si riuniscono in chiesa, tenendo in mano le candele.
Il vescovo, rivestito dei sacri paramenti di colore bianco, si dirige con i ministri e, se ve ne sono, con i concelebranti che indossano le sacre vesti per la messa, nonché con un rappresentanza di fedeli, verso un luogo adatto, o davanti alla porta o nella stessa chiesa, purché una buona parte dei fedeli possa comodamente partecipare al rito.
Dopo che il vescovo è giunto al luogo prescelto per la benedizione delle candele, si accendono le candele, mentre si canta l'antifona Cristo è la luce per illuminare le genti o un altro canto adatto.
Quindi si seguono tutte le indicazioni, come è detto più sopra ai nn. 244-247.128
Indice |
126 | Cf. Messale Romano, 2 febbraio, Presentazione del Signore |
127 | Cf. Messale Romano, 2 febbraio, Presentazione del Signore |
128 | Ibidem |