Cerimoniale dei Vescovi |
1054. La Chiesa considera il cimitero come luogo sacro; raccomanda quindi e si adopera perché i nuovi cimiteri, costruiti dalla comunità cattolica o dalla pubblica amministrazione nei paesi cattolici, vengano benedetti, e si eriga in essi la croce dei Signore, segno per tutti di speranza e di risurrezione.
Tuttavia i discepoli di Cristo « né per territorio, né per lingua, né per civili istituzioni si distinguono dagli altri uomini »811 con i quali conducono la loro esistenza; per tutti i defunti quindi rivolgono al Padre celeste la loro preghiera: per i « fratelli che sono morti nella pace di Cristo, e per tutti i defunti, dei quali Dio solo ha conosciuto la fede ».812
I cristiani pertanto seppelliscono e onorano nei cimiteri non solo i corpi dei loro fratelli di fede, ma anche quelli di coloro con i quali hanno condiviso la stessa natura umana: Cristo infatti ha redento tutti sulla croce, spargendo per tutti il suo sangue.
1055. La benedizione di un cimitero può svolgersi in qualsiasi giorno, fatta eccezione per il mercoledì delle ceneri e la settimana santa; si scelga però di preferenza un giorno in cui i fedeli possano intervenire numerosi, e specialmente la domenica, perché la memoria settimanale della pasqua del Signore esprime meglio il senso pasquale della morte cristiana.813
1056. È opportuno che il rito della benedizione del cimitero venga celebrato dal vescovo diocesano.
Se non gli è possibile, ne affidi lo svolgimento a un presbitero, specialmente se è associato come suo collaboratore nella cura pastorale della diocesi o di quegli stessi fedeli che hanno voluto la costruzione del cimitero ( ad esempio, il rettore o il parroco del cimitero ).814
Fatti i debiti adattamenti di cui più sopra al n. 877, si rediga il verbale dell'avvenuta benedizione, di cui una copia sia conservata nella curia diocesana, un'altra nell'archivio del cimitero.
1057. Per compiere il rito della benedizione del cimitero, si preparino:
a) il "Rituale" e il "Lezionario";
b) la croce processionale e le torce che i ministri devono portare nella processione dalla chiesa al cimitero;
c) il secchiello dell'acqua benedetta con l'aspersorio, il turibolo e la navicella con l'incenso;
d) se l'altare della cappella del cimitero deve essere dedicato o benedetto, tutto ciò che è richiesto per il suo ornamento, nonché necessario per il rito di dedicazione o di benedizione;
e) se dopo la benedizione si celebra il sacrificio eucaristico nel cimitero, tutto ciò che è necessario per la celebrazione della messa.
Per lo svolgimento dei rito si usino le sacre vesti di colore adatto.
Si preparino anche:
- per il vescovo: il camice, la stola, la croce pettorale, secondo l'opportunità il piviale, la casula, la mitra e il pastorale;
- per i presbiteri concelebranti: le vesti per la concelebrazione della messa;
- per i diaconi: i camici, le stole, e, secondo l'opportunità, le dalmatiche;
- per gli altri ministri: i camici o le altre vesti legittimamente approvate.
1058Laddove è possibile, è bene che la comunità dei fedeli si rechi ordinatamente dalla chiesa o da un altro luogo adatto al cimitero che deve essere benedetto.
Se la processione non si può compiere o non si ritiene opportuna, i fedeli si riuniscono all'entrata dei cimitero.
Il vescovo, rivestito di camice, stola e piviale ( oppure rivestito di casula, se si deve celebrare la messa nel cimitero e lo consigliano le circostanze ), con mitra e pastorale, si avvicina con i ministri all'assemblea dei fedeli.
Quindi, deposti mitra e pastorale, saluta i fedeli dicendo: La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, che donando la vita, o altre simili parole.
Il popolo risponde: E con il tuo spirito, o in un altro modo adatto.815
1059. Quindi il vescovo dispone opportunamente gli animi dei fedeli alla celebrazione con la monizione: Fratelli e sorelle, la pietà cristiana ci ha riuniti, o con un'altra monizione espressa con parole simili.
Terminata la monizione, invita alla preghiera, e dopo qualche momento di preghiera silenziosa, proclama l'orazione colletta: O Padre, che fai di noi tuoi fedeli.816
1060. Terminata l'orazione, il diacono, se è opportuno, dice: Avviamoci in pace.
E si avvia la processione verso il cimitero secondo questo ordine: precede il crocifero in mezzo ai due ministri con le torce accese; seguono i ministri e il vescovo, con mitra e pastorale, quindi i fedeli.
Frattanto si può cantare il salmo 118 con l'antifona Avrò la tua pace o un'altra indicata nel rituale o altri canti adatti.
Se invece non si compie la processione, subito dopo la preghiera, il vescovo, con mitra e pastorale, entra nel cimitero con i ministri e i fedeli, mentre si canta l'antifona: Udii una voce con il salmo 134 o un altro canto adatto.817
1061. La processione si dirige al luogo dove è eretta la croce, e li si compie la proclamazione della parola di Dio; se lì ciò non si può compiere comodamente, si va alla cappella del cimitero o in un altro luogo adatto.818
1062. Quindi si proclamano uno o più testi della sacra scrittura.
Se poi il rito prosegue con la celebrazione della liturgia eucaristica, vengono proclamate, intercalando il salmo responsoriale adatto, almeno due letture scelte dal lezionario dei defunti, delle quali la seconda è quella dei vangelo.819
1063. Al termine il vescovo tiene l'omelia, nella quale illustra non solo le letture bibliche ma anche il senso pasquale della morte cristiana.820
1064. Terminata l'omelia, il vescovo, sostando senza mitra davanti alla croce eretta in mezzo al cimitero, benedice la croce stessa e l'area cimiteriale, proclamando l'orazione: Ti benediciamo, Dio giusto e santo.
Quindi pone l'incenso nel turibolo e incensa la croce.
Asperge poi con l'acqua benedetta il cimitero e i presenti.
L'aspersione del cimitero si può compiere o restando al centro dell'area cimiteriale, o percorrendo il perimetro del recinto: in questo caso opportunamente si canta l'antifona: Esulteranno nel Signore con il salmo 51.821
1065. Terminati questi riti, se si deve celebrare il sacrificio del Signore per i defunti, il vescovo, se è il caso, indossa la casula e si reca all'altare preparato per la celebrazione: fatta con i ministri la debita riverenza, bacia l'altare.
Il diacono o i ministri collocano sull'altare il corporale, il purificatoio, il calice e il "Messale Romano"; quindi portano il pane, il vino e l'acqua, e la messa prosegue come di consueto.822
1066. Se invece si dovesse dedicare o benedire l'altare della cappella del cimitero, si devono osservare le indicazioni date più sopra per la dedicazione dell'altare ( nn. 943 ss ) o della sua benedizione ( nn. 979 ss ).823
1067. Se invece non si celebra l'eucaristia, terminata l'aspersione del cimitero, si dice la preghiera universale, o nel modo consueto della messa o nel modo indicato nel rituale.
Essa si conclude con la preghiera del Signore, cantata o recitata da tutti, e con l'orazione del vescovo.
Quindi il vescovo, prendendo la mitra e il pastorale, benedice il popolo nel modo consueto, mentre il diacono lo congeda dicendo: Andate in pace.
Tutti rispondono: Rendiamo grazie a Dio, e si ritirano.824
Nel caso poi di un cimitero costruito o dall'amministrazione pubblica o dalla comunità cristiana, cioè da fratelli separati e da cattolici, per seppellirvi di preferenza i defunti delle comunità cristiane, è bene farne l'inaugurazione con una celebrazione ecumenica, alla cui preparazione collaborino tutte le parti interessate.
Per la parte che riguarda i cattolici, l'ordinamento della celebrazione spetta all'ordinario del luogo.825
Se la comunità cattolica viene invitata all'inaugurazione di un cimitero che abbia caratteristiche o proprie di una religione non cristiana, o prettamente laicali, la Madre Chiesa non rifiuta di partecipare al rito o di pregare per tutti i defunti.
Spetta tuttavia all'ordinario del luogo dare direttive sulla presenza dei cattolici.
Qualora siano debitamente autorizzati, il sacerdote cattolico e i fedeli scelgano letture della sacra Scrittura, salmi e preghiere che esprimano in tutta chiarezza la dottrina della Chiesa sulla morte e sul fine dell'uomo, che tende di sua natura a Dio, vivo e vero.826
Indice |
811 | Lettera a Diogneto, 5 |
812 | Cf. Messale Romano, Preghiera Eucaristica IV, n. 123 |
813 | Cf. Rituale Romano, Le benedizioni, capitolo XXXV: Rito della benedizione di un cimitero, n. 1117 |
814 | Cf. ibidem, n. 1116 |
815 | Cf. ibidem, n. 1120 |
816 | Cf. ibidem, nn. 1121-1122 |
817 | Cf. ibidem, nn. 1123-1125 |
818 | Cf. ibidem, n. 1126 |
819 | Cf. ibidem, n. 1127. Messale Romano, Ordinamento delle letture della messa, nn. 111-116 |
820 | Cf. Rituale Romano, Le benedizioni, capitolo XXXV: Rito della benedizione di un cimitero, n. 1128 |
821 | Cf. ibidem, nn. 1129-1130 |
822 | Cf. ibidem, n. 1131 |
823 | Cf. ibidem, n. 1132 |
824 | Cf. ibidem, nn. 1133-1136 |
825 | Cf. ibidem, n. 1018 |
826 | Cf. ibidem, n. 1119 |