Deauville, 2 giugno 1980
Signor Primo Ministro,
È giunto il momento di lasciare la Francia, al termine di una visita che resterà per me indimenticabile, sotto tutti i punti di vista.
Non so quale ricordo lascerà un segno più profondo.
Ogni cerimonia, ogni incontro, aveva un suo carattere proprio ed è stato carico d'intensità, nei circoli più ristretti come nel calore delle folle.
Forse è il sentimento di aver finalmente potuto raggiungere l'anima della Francia e del Popolo Francese, che porterò con me come un bene particolarmente prezioso.
È stata un'accoglienza del tutto eccezionale, degna dell'ospitalità francese.
Voglio qui, un'ultima volta, esprimere la mia gratitudine agli uomini e alle donne di questo paese, alle famiglie, ai lavoratori, ai giovani, a tutti senza nessuna eccezione, e lo faccio dal profondo del cuore.
Ringrazio in particolar modo le Autorità civili che hanno collaborato con tanta benevolenza alla realizzazione del programma, e, in primo luogo, sua Eccellenza il Signor presidente della Repubblica e tutto il Governo.
Ai miei fratelli e figli della Chiesa cattolica, vescovi, sacerdoti, religiosi, laici, lascio, nel momento della mia partenza, il dono che ci è stato fatto di una comunione più forte al servizio della nostra missione di annunciare il Vangelo.
Riprenderemo questa missione con una nuova energia, proporzionata all'impegno richiesto.
Sia lodato Dio per averci permesso di rendergli testimonianza!
Addio, caro popolo di Francia, o piuttosto arrivederci.
Ti offro i miei auguri più sentiti e ti benedico nel nome del Signore.