Concilio Laterano V |
Dietro la spinta di re Carlo VII di Francia l'Assemblea del clero, riunita nel maggio/giugno 1438 a Bourges, aveva redatto 23 articoli ispirati al concilio di Basilea e nei quali in particolare si sosteneva il conciliarismo.
Il 7 giugno 1438 il re sottoscrisse questa cosiddetta "Sanzione Pragmatica di Bourges" che era precipuamente a favore degli interessi del senato regio e dell'università di Parigi.
Dopo che la contesa tra i papi - che non riconobbero mai la Sanzione - e la Francia sotto Luigi XII fu chiusa, il successore di questi, Francesco I, riconobbe la bolla di Leone X qui sotto riportata.
In essa la "Sanzione Pragmatica" viene dichiarata invalida e viene confermata la bolla Unam sanctam di Bonifacio VIII,5 tuttavia senza pregiudicare la dichiarazione Meruit di Clemente , che la mitigava.
... Noi riteniamo di non potere o dovere ritirarci o desistere, con tranquilla coscienza ... dalla revoca di una Sanzione6 così empia e dalle disposizioni ivi contenute.
Né ci deve impressionare il fatto che la Prammatica Sanzione sia stata pubblicata nel concilio di Basilea, e sia stata accolta e accettata sotto la pressione dello stesso concilio dall'assemblea di Bourges, dal momento che tutto ciò che è stato fatto dal conciliabolo di Basilea ... dopo il trasferimento dello stesso concilio a opera del nostro predecessore, papa Eugenio IV di felice memoria ...,7 non può avere nessun valore.
Del resto è noto che solo il romano pontefice regnante, in quanto ha una autorità superiore a tutti i concili, ha pieno diritto e potestà di convocare, trasferire, sciogliere i concili, come testimoniano chiaramente non solo la sacra Scrittura, le sentenze dei santi padri e degli altri pontefici romani nostri predecessori, i sacri canoni, ma anche le ammissioni degli stessi concili ...
Indice |
5 | DS 870-875 |
6 | pragmatica di Bourges |
7 | a Ferrara il 18, 1437 |