Lumen gentium |
La Chiesa sa di essere per più ragioni congiunta con coloro che, essendo battezzati, sono insigniti del nome cristiano, ma non professano integralmente la fede o non conservano l'unità di comunione sotto il successore di Pietro.14
Ci sono infatti molti che hanno in onore la sacra Scrittura come norma di fede e di vita, manifestano un sincero zelo religioso, credono amorosamente in Dio Padre onnipotente e in Cristo, figlio di Dio e salvatore,15 sono segnati dal battesimo, col quale vengono congiunti con Cristo, anzi riconoscono e accettano nelle proprie Chiese o comunità ecclesiali anche altri sacramenti.
Molti fra loro hanno anche l'episcopato, celebrano la sacra eucaristia e coltivano la devozione alla vergine Madre di Dio.16
A questo si aggiunge la comunione di preghiere e di altri benefici spirituali; anzi, una certa vera unione nello Spirito Santo, poiché anche in loro egli opera con la sua virtù santificante per mezzo di doni e grazie e ha dato ad alcuni la forza di giungere fino allo spargimento del sangue.
Così lo Spirito suscita in tutti i discepoli di Cristo desiderio e attività, affinché tutti, nel modo da Cristo stabilito, pacificamente si uniscano in un solo gregge sotto un solo Pastore.17
E per ottenere questo la madre Chiesa non cessa di pregare, sperare e operare, esortando i figli a purificarsi e rinnovarsi perché l'immagine di Cristo risplenda più chiara sul volto della Chiesa.
Indice |
14 | Leone XIII, Lett. Apost. Praeclara gratulationis, 16 maggio 1820 |
15 | Leone XII,
Enc. Satis cognitum, 29 giugno 1896 Enc. Caritatis studium, 25 luglio 1898 Pio XII, Radiomessaggio Nell'alba, 24 dicembre 1941 |
16 | Pio XI, Enc.
Rerum Orientalium, 8 sett. 1928 Pio XII, Enc. Orientalis Ecclesiae, 9 aprile 1944 |
17 | Istruzione della S.S.C. del Sant'Offizio, 20 dicembre 1949: AAS 42 (1950), p. 142 |