Gaudium et spes |
Il rispetto e l'amore deve estendersi pure a coloro che pensano od operano diversamente da noi nelle cose sociali, politiche e persino religiose, poiché con quanta maggiore umanità e amore penetreremo nei loro modi di vedere, tanto più facilmente potremo con loro iniziare un dialogo.
Certamente tale amore e amabilità non devono in alcun modo renderci indifferenti verso la verità e il bene.
Anzi è l'amore stesso che spinge i discepoli di Cristo ad annunziare a tutti gli uomini la verità che salva.
Ma occorre distinguere tra errore, sempre da rifiutarsi, ed errante, che conserva sempre la dignità di persona, anche quando è macchiato da false o insufficienti nozioni religiose.10
Solo Dio è giudice e scrutatore dei cuori; perciò ci vieta di giudicare la colpevolezza interiore di chiunque. ( Lc 6,37-38; Mt 7,1-2; Rm 2,1-11; Rm 14,10-12 )
La dottrina del Cristo esige che noi perdoniamo anche le ingiurie ( Mt 5,45-47 ) e il precetto dell'amore si estende a tutti i nemici; questo è il comandamento della nuova legge: « Udiste che fu detto: amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico.
Ma io vi dico: amate i vostri nemici e fate del bene a coloro che vi odiano e pregate per i vostri persecutori e calunniatori » ( Mt 5,43 ).
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10 | Giovanni XXIII, Enc. Pacem in terris |