Lumen gentium |
L'eterno Padre, con liberissimo e arcano disegno di sapienza e di bontà, creò l'universo; decise di elevare gli uomini alla partecipazione della sua vita divina; dopo la loro caduta in Adamo non li abbandonò, ma sempre prestò loro gli aiuti per salvarsi, in considerazione di Cristo redentore, « il quale è l'immagine dell'invisibile Dio, generato prima di ogni creatura » ( Col 1,15 ).
Tutti infatti quelli che ha scelto, il Padre fino dall'eternità « li ha distinti e li ha predestinati a essere conformi all'immagine del Figlio suo, affinché egli sia il primogenito tra molti fratelli » ( Rm 8,29 ).
I credenti in Cristo, li ha voluti chiamare a formare la santa Chiesa, la quale, già annunciata in figure sino dal principio del mondo, mirabilmente preparata nella storia del popolo d'Israele e nell'antica Alleanza, 1 stabilita infine « negli ultimi tempi », è stata manifestata dall'effusione dello Spirito e avrà glorioso compimento alla fine dei secoli.
Allora, infatti, come si legge nei santi Padri, tutti i giusti, a partire da Adamo, « dal giusto Abele fino all'ultimo eletto », 2 saranno riuniti presso il Padre nella Chiesa universale.
Indice |
1 | S. Cipriano, Epist. 64, 4: PL 3,1017; CSEL ( Hartel ), III B, p.720. S. Ilario di Poitiers, In Mt 23,6: PL 9, 1047. S. Agostino, passim. S. Cirillo Alessandrino, Glaph. in Gen. 2,10 |
2 | S. Gregorio M., Hom. in Evang. 19, 1: PL 76 1154 B. S. Agostino, Serm. 341, 9, 11: Pl 39, 1499 s. S. Giov. Damasceno, Adv. Iconocl. 11: PG 96, 1357 |