Presbyterorum ordinis |
Nel mondo d'oggi i compiti che gli uomini devono affrontare sono tanti e i problemi che li preoccupano - e che spesso richiedono una soluzione urgente - sono assai disparati; di conseguenza in molte occasioni essi si trovano in condizioni tali che è facile che si disperdano in tante cose diverse.
Anche i presbiteri, immersi e agitati da un gran numero di impegni derivanti dalla loro missione, possono domandarsi con vera angoscia come fare ad armonizzare la vita interiore con le esigenze dell'azione esterna.
Ed effettivamente, per ottenere questa unità di vita non bastano né l'organizzazione puramente esteriore delle attività pastorali, né la sola pratica degli esercizi di pietà, quantunque siano di grande utilità.
L'unità di vita può essere raggiunta invece dai presbiteri seguendo nello svolgimento del loro ministero l'esempio di Cristo Signore, il cui cibo era il compimento della volontà di colui che lo aveva inviato a realizzare la sua opera. ( Gv 4,34 )
In effetti Cristo, per continuare a realizzare incessantemente questa stessa volontà del Padre nel mondo per mezzo della Chiesa, opera attraverso i suoi ministri.
Egli pertanto rimane sempre il principio e la fonte della unità di vita dei presbiteri.
Per raggiungerla, essi dovranno perciò unirsi a lui nella scoperta della volontà del Padre e nel dono di sé per il gregge loro affidato. ( 1 Gv 3,16 )
Così, rappresentando il buon Pastore, nell'esercizio stesso della carità pastorale troveranno il vincolo della perfezione sacerdotale che realizzerà la unità nella loro vita e attività.
D'altra parte, questa carità pastorale23 scaturisce soprattutto dal sacrificio eucaristico, il quale risulta quindi il centro e la radice di tutta la vita del presbitero, cosicché lo spirito sacerdotale si studia di rispecchiare ciò che viene realizzato sull'altare.
Ma ciò non è possibile se i sacerdoti non penetrano sempre più a fondo nel mistero di Cristo con la preghiera.
E per poter anche concretizzare nella pratica l'unità di vita, considerino ogni loro iniziativa alla luce della volontà di Dio ( Rm 12,2 ) vedendo cioè se tale iniziativa va d'accordo con le norme della missione evangelica della Chiesa.
Infatti la fedeltà a Cristo non può essere separata dalla fedeltà alla sua Chiesa.
Per questo, la carità pastorale esige che i presbiteri, se non vogliono correre invano ( Gal 2,2 ) lavorino sempre in stretta unione con i vescovi e gli altri fratelli nel sacerdozio.
Se procederanno con questo criterio, troveranno l'unità della propria vita nella unità stessa della missione della Chiesa, e così saranno uniti al loro Signore, e per mezzo di lui al Padre nello Spirito Santo, per poter essere colmati di consolazione e di gioia. ( 2 Cor 7,4 )
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23 | « Sit amoris officium pascere dominicum gregem »: S. Agostino, Tract. in Io. 123, 5 |