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Parlavo con persona, mio confratello, su affari del convento,
appena finito di combinare i lavori da intraprendere, uscì fuori dal convento:
io rimasi solo; e sento picchiare fortemente alla porta che mette dalla Sagrestia
e si va nel Santuario di Nostra Signora, ma non vedo nessuno;
stetti fin quando feci le mie orazioni a Gesù e alla Sua Santissima Madre.
Nel ritorno se prima con facilità la Mamma Santissima chiudeva lei stessa,
che con la mia chiave era impossibile, questa volta più che mai era impossibile.
- Come mai che questa sera ritarda la Mamma Santissima a venire a chiudere?
- Tra me dicevo e cominciavo a dubitare che in questo giorno io abbia avuto la disgrazia
d'aver dato disgusto alla mi buona Mamma;
ma pochi minuti sono passati e fu chiuso circa alle ore 11.
Facendo l'adorazione a Gesù Crocifisso, Mamma SS. con tanta nobiltà
e dolcezza mi fece osservare che io non spenda parole più del bisogno
e che l'ora indicata per portarsi al Suo Santuario non compatisce ritardo se non per qualche vivo bisogno.
Andando a fare adorazione a Gesù Sacramentato mi portavo pure ai piedi della Regina,
la più gran Donna che abbia dato Iddio;
e non ci sarà né nel passato né nell'avvenire l'uguale!
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