|
1 Quando posso esser solo, posso pensare più liberamente a Dio ed all'infinita sua misericordia:
tutto ciò mi rende felice.
Quante molestie nel corso del giorno, tanto più quando vengono a raccontare cose inutili, a scoprire i difetti altrui,
mentre più di tutto dobbiamo dare uno sguardo alle nostre deformi miserie, ai difetti senza numero.
Quanto non vorrei neanche più esistere su questa terra tanto brutta!
A parlar di Dio, invece, l'anima si rasserena e prende vigore a amare e benedire continuamente Iddio:
quanto tempo prezioso perduto per sempre in cose inutili!
2 Sempre la Mamma SS.ma con affetto veramente materno continua a chiudere Lei la porta
e mi esorta ad aver vivissima fede che è Essa che si compiace (di farlo):
qui certo c'è da imparare dall'abisso di bontà, d'umiltà nella vera Madre del Salvatore!
3 "Leopoldo, quando tu sei mesto, lo sono anch'Io, il tuo Gesù, e quando lo sono Io, il tuo Gesù, lo sei anche tu, è vero?!"
"Ah, gli uomini, gli uomini! tu, Leopoldo, non sai, ah! bisogna che mandi loro un castigo!".
Indice |