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Viva Gesù e Maria SS.ma!
Fratello mio Teodoreto, carissimo nel Signore!
Ho ricevuto la sua carissima lettera unita a quella del buon Padre Pastorino; La ringrazio tanto!
Ho tante cose a dirle a viva voce; aspetterò fin quando potrò aver la forza di resistere a portarmi da Lei.
Oh, quanto vengo volentieri! Oggi, finito i miei lavori, tentai di portarmi a S. Maria
per fare il ringraziamento alle ore una, ma appena passata la Via Pietro Micca,
ritornai indietro, non potendo più reggermi sulla persona.
Io mi sentivo il bisogno di fare la convalescenza di un mese, ma non la feci nemmeno d'un'ora!
La vigilia di S. Giuseppe radunai tutte le mie forze e mi portai in chiesa a ricevere il mio Gesù,
sebbene molto indegno, colla dolce speranza che S. Giuseppe mi sarebbe venuto in aiuto, e così continuai;
ma dopo tre giorni cominciai a fare la cucina come potei, il Signore lo sa!
Intanto andai sempre, grazie a Dio, migliorando, e sono in via di guarigione; ne avrò ancora per un mese!
ebbene sia fatta la santissima volontà di Dio! Io ero tanto rassegnato e contento, ma Lui, Gesù, non mi ha voluto!
Finora non posso ancora portarmi ai piedi del mio SS.mo Crocifisso, a fare le mie solite "Adorazioni":
l 'ho già detto a Gesù: "quando sarò in grado di poterlo fare?
Spero non sarà lontano, se così piace a Gesù. Solo una volta, sono sei giorni, Gesù mi disse:
" - Il flagello continua! "- e soggiunse: " - Perché io sono assetato di anime e le anime non mi vogliono! " -
ogni sera continuo a andare nel Santuario di Nostra Signora a fare le solite preghiere.
Sempre raccomando Lei e la sua sacra Congregazione;
che Iddio e Maria SS.ma vogliano ascoltare le mie povere preci,
che a Lei donino lunga vita spesa alla gloria di Dio, al bene delle anime e alla loro santificazione.
Spero di scrivere prima di Pasqua, ma intanto Le faccio gli auguri di buona e Santa Pasqua;
e la pace degli angioli e le più elette benedizioni del Signore scendano nel suo bel cuore!
Con ogni ossequio e saluti, nel Signore, Fra Leopoldo Maria 7 aprile 1916
Ore 10 ½ sera.
Nota del Fratel Teodoreto: "Il giorno 10 maggio" " 1916, discorrendo con Fra Leopoldo" " mi disse:
Verrà un tempo in cui tra" " i suoi Fratelli si raffredderà lo" " slancio per questa "Divozione";
il" " Signore domanderà conto severo a chi" " sarà causa di tale raffreddamento!"
[ -Originale- ]
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