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Questa mane alle ore 7 si è celebrata la messa funebre nella Chiesa di S. Dalmazzo
d'un carissimo amico Filippo Natta,
tenente, vero angelo di celesti costumi, alla quale il suo buon padre mi invitò assistere;
incoraggiai questo a rimettersi nelle divine mani di Dio, a darsi alla rassegnazione,
dicendogli che [il figlio] era tanto buono che non avrebbe forse neanche avuto bisogno di Messe;
dissi ciò anche per incoraggiare il padre, tentando di mitigare tanto dolore:
è sempre un consiglio sbagliato che io nella mia ignoranza gli davo!
Col permesso del mio Superiore andai in chiesa e mi prostrai ai piedi d'un grande Crocifisso,
da cui anni addietro, antecedentemente, Gesù mi dava consigli da paradiso, ma questa volta castigò il mio ardire,
dicendomi di non fare il profeta, quasi a sconsigliare il padre dal far celebrare Messe,
perché morto il figlio, in concetto di santo;
e soggiunse Gesù:
"Altro che queste poche Messe! e per chi non ci pensa, chi deve pensare?
qui c'entra la giustizia e la misericordia di Dio!"
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