D 1965

27 Luglio 1919

I disegni di Dio

[ -Quaderno 9-Pagina 134- ]

Prima di andare a stabilirmi nella casa paterna colla mia povera mamma,

disegnai d'avere pure colà una sala che ci servisse per raccogliere o, per dire meglio, per ricevere persone dabbene,

come, infatti, mi riuscì ad averla. Ora che sono religioso, le cose le vedo diversamente:

era tutta vanità, forse il voler essere o comparire nel mondo qualche cosa, che realmente io non ero.

La bontà di Dio mi volgeva sempre le cose ben diversamente in tutto, sempre però in bene dell'anima mia,

poiché riuscii, coll'aiuto di un mio cugino, Cavallone Giovanni, ad avere i giovanetti del paese,

per l'insegnamento del canto per eseguirlo in chiesa, prima della recita del santo Rosario.

Indice