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Viva Gesù e Maria SS.ma
Carissimo confratello prof. Teodoreto, mi pare un secolo di averlo veduto.
Oggi mi decido a scriverle.
Spero sarà bene di salute di anima e di corpo.
Il mio buon padre guardiano volle che venissi qui per rinfrancarmi della mia salute,
ma la campagna, per quanto necessaria e salutare al corpo, non basta per calmare il mio batticuore,
sebbene qui non abbia il bisogno di prendere calmanti, ma subito ritornato a Torino, sarò nello studio.
Dapprima ringrazio il Signore egualmente; io sono egualmente contento.
Credo avrà ricevuto l'annuncio della morte del Sig. Cav. Natta.
Con rispettosi saluti e colla benedizione di Dio, auguro a Lei e a tutta la religiosa famiglia buon andamento.
Suo, nel Signore, fra Leopoldo Maria.
1921
[ -Originale- ]
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