Un apostolo di Gesù Crocifisso |
Giunto all'età conveniente frequentò la scuola elementare di Terruggia.
Le condizioni povere della famiglia non permisero che egli andasse al di là della terza classe, le uniche che esistessero nel paese.
Studiava con profitto perché era sveglio di mente, diligentissimo e di buona memoria.
Non amava Invece i giochi chiassosi dei compagni, non che fosse misantropo o rustico, ma perché preferiva nei tempi liberi trovarsi tra i fiori della sua casa o presso gli altarini della Madonna, che egli stesso si era formato, e tra le Immagini sacre.
Questi altarini erano sempre adorni di fiori freschi da lui raccolti nel giardino coltivato da suo padre.
In modo speciale preferiva trovarsi con la mamma o col padre nella chiesa parrocchiale alle funzioni sacre e là stava raccolto devotamente.
Il suo contegno diceva a tutti che egli non compiva fin d'allora quei doveri materialmente, ma con fede viva.
Anche in ciò possiamo intravedere un'altra particolarità della sua vita, l'amore all'Eucaristia.
Quanto fosse profonda fino dai primi anni la sua fede nel SS. Sacramento dell'altare lo dimostra non solo tutto il suo contegno in Chiesa, ma anche il seguente episodio.
Aveva circa dieci anni quando, approfittando della calce e cemento lasciati dai muratori nel cortile della sua casa, modellò un ostensorio che poi fece seccare al sole.
Piacque il lavoruccio e i genitori vollero che stesse sui mobili della casa.
Cose da nulla, ma che dimostrano come anche nei giochi fanciulleschi prevalesse in Luigino Musso il sentimento religioso.
Quando modellava, l'ostensorio egli era già stato ammesso alla mensa eucaristica?
Non sappiamo perché mancano testimonianze e documenti al riguardo.
In Terruggia vi era però la buona usanza di avvicinare presto i fanciulli ai SS. Sacramenti.
Sappiamo che Luigi Musso tu cresimato il 24 maggio 18574 e probabilmente non si tardò molto per ammetterlo alla prima Comunione.
Comunque dal giorno in cui si uni a Gesù nel Sacramento di amore, fu notato in lui un progresso meraviglioso in fatto di pietà.
Narra un testimone oculare che Luigino dopo la prima Comunione teneva dei discorsi spirituali edificantissimi, tanto che alcuni del vicinato nell'udirlo esclamavano: Ma Queste sono cose da Santi!5
Il suo fervore non aveva più bisogno di essere stimolato dal genitori; egli stimolava gli altri, e primi fra tutti i suoi fratelli.
Questi alle volte non avevano voglia di pregare, ma Luigino, sebbene fosse il terzogenito, si imponeva, coi suoi modi insinuanti e forti nello stesso tempo, li radunava e li faceva pregare devotamente.
Ciò narrava alla figlia il fratello primogenito di Luigino.
Prima di uscire da questo giardino fiorito e olezzante dell'infanzia di Luigi Musso ricorderemo quella che fu forse la sua prima vittoria.
Essa ci prova che la virtù sua era soda.
Un giorno si incontrò con un malvagio il quale credendo di approfittare dell'ingenuità di Luigino, cercava di indurlo al male, ma né moine né insinuazioni valsero a far cadere il ragazzo, che resistette fortemente e preferì sopportare gli schiaffi di quel brutale che macchiare la sua innocenza.
Se questa fu la prima tentazione che dovette subire, fu pure la sua, prima grande vittoria, preludio di altre non meno gloriose che Dio gli riserbava in futuro.
Finiti i poveri studi elementari si presentava a Luigi Musso il problema della scelta di uno stato.
Noi non sappiamo se egli allora manifestò desideri suoi ai genitori.
Se dobbiamo giudicare da quello che avvenne più tardi e teniamo conto della sua indole e del suoi amori verso le cose religiose si dovrebbe conchiudere che fin d'allora coltivasse l'idea di entrare in, qualche Ordine religioso.6
Se fu così, dovette attendere lunghissimi anni per vedere realizzati i suoi ideali.
Del resto quando egli compiva i sedici anni e sarebbe stato il tempo atto a entrare in qualche noviziato, gli Ordini Religiosi in Italia erano soppressi dal Governo in nome di una libertà che non è facile definire e comprendere.
Le porte dunque dei conventi erano per lui e per tutti chiuse né si sarebbero aperte che qualche decennio dopo.
Inoltre la sua famiglia era bisognosa e i figli furono collocati qua e là a lavorare appena giunta l'età adatta.
Cosi Luigi fu dal padre messo al servizio del Medico condotto di Terruggia, Dott. Boltri.
Presso di lui egli fu adibito a parecchi servizi di casa, di cocchiere, di giardiniere ecc. e in tutti con soddisfazione del padrone.
Il suo fare disinvolto, modesto, e di una fedeltà, scrupolosa gli attirava le generali simpatie.
Non rallentò in nulla le sue pratiche religiose; anzi le aumentò e divenne modello della gioventù del paese.
Il divertimento che quasi unicamente si prendeva era nelle ore libere un po' di musica.
Suonava discretamente la chitarra come gli altri membri della famiglia.
Dopo il lavoro faticoso della giornata i Musso trovavano il loro svago nella dolcezza del canto e nelle armonie del suono; svago sereno, che li manteneva in quella letizia che solleva gli animi e unisce i cuori.
Così passò Luigino gli anni, forse i più belli della sua vita, fin quando le necessità familiari non l'obbligarono ad allontanarsi dalla sua casa e dal suo paese.
Era giunto all'età di 19 anni.
Indice |
4 | Ricevette la Cresima da Mons. Luigi Nazari di Calablana, allora Vescovo Casale e poi Arcivescovo di Milano |
5 | Così depose Giuditta Ballarino di Terruggia. |
6 | Che egli da fanciullo nutrisse il desiderio di abbracciare lo stato religioso lo dice chiaramente alla sua mamma
moribonda, la quale in quegli ultimi istanti gli aveva manifestato il suo rincrescimento di lasciarlo solo sulla terra. Ma appunto ciò lascia supporre che fosse la prima volta che Luigi parlasse a lei di questi suoi desideri. |