C 10

Carteggio

Vincenzo

La malattia della sorella Luigina; l'effigie di Maria SS. consolatrice a Terruggia

Carissimo Vincenzo,

ieri giorno di S. Luigi ricevetti il tuo bel regalo, cioè i biciolan di Vercelli con cui abbiamo festeggiato per tutto il bel giorno.

I miei buoni P. e superiori mi incaricarono di ringraziarti tanto per la tua bontà.

Ricevetti pure la lettera della buona Luigina,

anzi digli che stamani, ossia ieri mattina nella Santa Comunione la ricordo di tutto cuore a Dio

ed al suo pure protettore S. Luigi che interceda presso Iddio affinché ottenga dal Signore tutte quelle grazie che ci abbisognano per l'anima e per il corpo,

mi consolo che la sua salute vada sempre migliorando, non passa giorno,

sempre la ricordo a Dio ed esorto la buona Luigina di avere tanta pazienza nella sua infermità,

conformandosi sempre alla SS. volontà di Dio, ogni giorno facciamo speciali preghiere per i nostri parenti

implorando le più elette benedizioni dal Signore sopra le case, sopra i nostri cari che la abitano.

Sono tanto contento che Luigina e Severina vadano di nuovo a Terruggia

perché sono certo di vederli spiritualmente recitare il SS.mo Rosario davanti all'effigie di Maria SS. Consolatrice,

titolo che per me molto risuona dolcissimo ché da quell'effigie - per la viva fede che ebbi sempre, grazie a Dio -

ebbi sull'istante la salute, che un dì ogni speranza perduta e di più,

perché benedetta dall'angelo della diocesi il nostro carissimo Eminentissimo Cardinale Richelmy

che per mamma consolatrice è tutto.

Nella mia povera cella per bontà del mio P. Fedele e guardiano mi è concesso un quadro antichissimo somigliante al vero miracoloso dipinto, credo da circa quattrocento anni era officiata dai nostri frati,

alla medesima sempre vi ricordo tutti e state pure certi che la Madonna è Madre di tutti,

principalmente quelli che gli vogliono bene nella recita della corona.

Caro Vincenzo desidero tanto se potessi venirmi a trovare qui a Torino,

se fosse possibile capitare un giorno di giovedì o di domenica;

spero alla fine di luglio di venire a Vercelli per due o tre giorni, che tanto desidero;

sono molto contento che tutti siate in buona salute,

che il Signore Iddio protegga sempre la tua cara famiglia e con la più dolce e santa consolazione.

Tanti saluti a Gigia e Francesco, alla buona Luigina e Severina,

ed abbi dal tuo affezionatissimo fratello Fra Leopoldo Maria.

Il mio indirizzo: Al Venerando Religioso Fra ecc.

Convento chiesa di S. Tommaso

Via Monte di Pietà 7

22 giugno

[ -Originale Busta 2 n. 10- ]

Indice