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Viva Gesù e Maria SS.ma
Carissima Severina, oggi sabato 1 dicembre ebbi notizia del carissimo Mario,
così ho potuto avere l'indirizzo giusto, intanto padre Curato mio buon superiore
scrisse subito a chi più potente per questo esercizio, di far pervenire gli ammalati feriti,
spero che fra otto o dieci giorni potrà giungere a Vercelli.
Per quanto dice, la ferita al braccio non è pericolosa perché non ha offeso l'osso,
spero che si avrà questa consolazione di poterlo avere presto di questi momenti di inquietudine europea.
Chi possono far in queste circostanze sono i cappellani degli ospedali ai quali padre Curato si è rivolto:
il segretario Don Sincero presso l'Arcivescovo di Vercelli,
di andare subito dal cappellano militare di un Ospedale pure di Vercelli,
costui è torinese e anche mio conoscente, si chiama Don Rasticone
lo conobbi nel mese di luglio da Don Bugnatti quando venne a Vercelli,
in ultimo ci siamo veduti e salutati da sua E. R. l'Arcivescovo quando andò per ossequiarlo.
Così andiamo avanti in cammino, con tanti saluti a tutta la famiglia carissima, lo zio Fra Leopoldo Maria.
1 dicembre 1917 - S. Tommaso, Torino.
[ -Originale Busta 14 n. 65- ]
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