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Viva Gesù e Maria SS.ma
Mio carissimo Augusto, la sera in cui venne il signor capitano Garneri suo zio,
con la buona e graziosissima sua signora e zia sua mi venne ubbidienza dal mio buon superiore
di portarmi al convento di S. Antonio a surrogare un confratello
il quale doveva subire per infermità una difficile operazione.
Voglio sperare che il mio buon Augusto non avrà dubitato di me perché i santi pensano sempre bene di tutti e di tutto,
intanto lo ringrazio di tutto cuore di avermi procurato tanto onore,
ringrazia per me la sua gent.ma e buona zia sig.ra Garneri e il signor capitano.
Oh che anima bella, che unione felice, vivono nel Signore l'uno per l'altro,
sia benedetto il buon Dio che finalmente ho avuto il bene di vederli e di conoscerli personalmente.
Voglio sperare che sarà bene in salute e con lui la sua buona famiglia,
ora mi trovo di nuovo in S. Tommaso, spero di vederlo presto.
Se non gli discaro presentare i miei poveri ossequi la gentilissima sua buona signora zia, Beppe e madamigella.
Sera ore 11 - 10 maggio 1917
Abbia la bontà quando scrive al carissimo sig. Umberto ossequiarlo da parte mia.
[ -Copia autenticata Busta 25 n. 133-10- ]
[ -Originale- ]
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