Segretario del Crocifisso |
« Ieri ( 25 settembre 1906 ), manifestai la preziosa Divozione a Don Giovanni Pons,
segretario di S. Em. il Card. Agostino Richelmy, Arcivescovo di Torino,
che mi disse di scriverla sopra un foglio di carta, ché l'avrebbe accettata ben volentieri
e mi consigliò di portarmi da Sua Eminenza, manifestando a Lui la cosa
per ottenere il permesso di darla alle stampe e per farla indulgenziare.
Io gli risposi che non osavo presentarmi per la troppa soggezione;
ma lui mi incoraggiò ad andarci, assicurandomi che mi avrebbe ricevuto ben volentieri.
Intanto io pregavo il mio buon Gesù dicendogli:
" Se vado da Sua Eminenza, non so proprio come comportarmi! ",
e ho sentito dal mio Gesù così:
" Comportati semplicemente: dirai che il tuo Crocifisso Gesù, oltre a molte grazie e favori che ti ha fatto,
ti dà una grande fede, speranza e carità e un immenso amore.
Va' e non temere; se non sei ascoltato dal Signor Cardinale, fra poco tempo gli metterò in mente di darti ascolto
affinché la santa Divozione faccia strada! »
« E fu così. Quando mi portai sa S. Em. il Card. Richelmy, fui introdotto nella sala di ricevimento.
Alla sua veneranda comparsa, mi prostro, baciandogli l'anello pastorale e,
appena sentito il motivo per cui mi trovavo alla presenza sua, non volle nemmeno udirmi,
dicendomi che di divozioni ce n'erano già molte e mi licenziò.
Io però non mi perdetti di coraggio e pregai il Signore Iddio a volermi concedere altri momenti più favorevoli;
gli domandai la santa benedizione, sapendo certamente che la benedizione di un Pastore così pio
m'avrebbe fatto sempre del bene, e nel nome del mio Gesù Crocifisso ritornai al mio convento di S. Tommaso.
Ma il 7 od 8 di luglio 1907 il Rev.do Padre Fedele da Mirabello Monferrato si portò da Sua Eminenza
per ottenere l'approvazione per mezzo del Vicario Generale di Sua Eminenza, S. Ecc. Mons. Castrale,
e in questo modo potei con più facilità propagare la santa Divozione, adorazione a Gesù Crocifisso » ( D 32 )
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