Segretario del Crocifisso

« Dolce rimprovero »

« Il figlio ( 29 settembre ): " Mio Dio,io vorrei che mai venisse alcuno a raccontarmi cose del mondo:

questo tende a distogliermi da te ".

" Non ci devi dare nessuna importanza; sono per te cose ripugnanti e ne hai più merito:

sei come nel mondo oppure hai occasione di trattare col mondo, sebbene ritirato ".

" Che anime fortunate sono quelle che fanno vita contemplativa; ah, non poter anch'io! ".

" Figlio mio,la fai anche tu: cosa ti manca per essere tale? lavori? pensi a me;

parli con qualcuno? il tuo spirito pensa a me; parte della giornata la passi col tuo Gesù;

e che cosa vorresti di più? la condizione in cui ti ho posto, è molto meritoria.

Approfitta, figlio mio, del tempo che ti resta " » ( D 151 ).

« Gesù ( 5 ottobre ): " Guarda, Leopoldo, d'amarmi tanto e non voglio mica, perché non ti va tutto a tuo genio,

che tu venga meno al mio amore: nelle prosperità e nelle pene fa' che il tuo Gesù sia sempre il centro del tuo cuore.

Ora va', corri a ricevermi nella S. Comunione " » ( D 160 ).

« Gesù ( 9 ottobre ): " Figlio, in certe cose correggiti: non essere tanto puntiglioso; compatisci sempre;

anche con ragione non t'inquietare mai, ma sempre sii benigno e allegro. Il tuo Maestro Gesù " » ( D 167 ).

«Gesù ( 20 ottobre ): " Voglio che tu, o Leopoldo, quando ti comando di scrivere,

abbi fede, propria dei primitivi cristiani, a ciò che ti dico ".

« Qualche volta esitavo a scrivere, perché mi pareva in mio favore,

ben sapendo di non meritarmi nulla, il mio buon Gesù mi fece come dolce rimprovero dicendomi:

" Quante volte ti dissi che ciò che ti faccio scrivere non è tutto per te?

dunque sempre sii sollecito ai comandi del tuo Gesù, senza indagare se tu sei degno o non degno.

Ciò cheti feci segnare gli è tutto virtù da imitare: caro Leopoldo, tu lavori per me ed io lavoro per te

col rendere l'anima tua più angelica, ma è stimolo anche per altri " » ( D 186 ).

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