Segretario del Crocifisso |
Intanto l'Ing. Rodolfo Sella era venuto a parlare col Fr. Direttore Isidoro circa il Comitato che stava formando,
e il 9 gennaio 1920 ritornò con una lista di dieci o dodici nomi di persone veramente ragguardevoli
che avevano dato l'adesione, e invitò il Fr. Direttore e me alla prima adunanza,
fissata per il giorno 12 del medesimo mese presso il Conte Emiliano Avogadro di Collobiano e della Motta.
Tanta attività dell'Ing. R. Sella si spiega non solo con la sua risolutezza naturale,
ma specialmente con le nuove spinte avute dai seguenti scritti di Fra Leopoldo:
« Il giorno 27 dicembre 1919, alle 9,30 di sera nel Santuario di Nostra Signora del Sacro Cuore...
Gesù Sacramentato mi disse: " Tutto l'andamento delle Case di Carità che si edificheranno,
splenda cristianamente e cattolicamente " » ( D 1972 ).
« Ultimo giorno dell'anno 1919, ore 5 mattino. Mentre facevo la santa Adorazione-Divozione al SS. Crocifisso...
Gesù disse: " Di' loro che si sbrighino e non aspettino che tutto vada in isfacelo " » ( D 1973 ).
« Venerdì, 9 gennaio 1920. Maria SS. Nostra Signora disse:
" Anch'io voglio essere la Protettrice della grande opera Casa di Carità Arti e Mestieri " » ( D 1974 ).
La prima adunanza del Comitato, tenuta il giorno 12 gennaio 1920, produsse ottimi effetti.
Vi prese per primo la parola il detto Ing. Sella il quale disse trattarsi della istituzione di una grande opera
voluta da Dio e destinata a rigenerare la società mercé l'educazione della gioventù volta all'industria e al commercio;
invitò quindi il Fr. Direttore Isidoro a esporre la sua idea. Questo parlò sull'educazione degli operai e capi tecnici,
sugli ordinamenti scolastici, sulla necessità di avere istituzioni atte a rendere stabile il frutto educativo.
I suoi argomenti svolti con vera competenza, piacquero tanto che il detto Fr. Direttore fu pregato di metterli in scritto
per poterli partecipare ad altri.
La discussione che ne seguì portò alla conclusione di prendere in considerazione l'idea,
di svolgerla e applicarla in adunanze successive.
Il Comitato, tenuto sempre in attività dall'Ing. Sella, si riunì - assente il Fr. Isidoro per la cristiana morte di sua Madre -
al Collegio S. Giuseppe il giorno 29 gennaio 1920 e fu letta la relazione già esposta dallo stesso Fr. Direttore
nella prima adunanza. Tale relazione scritta, se poteva costituire un programma determinante la latitudine d'azione
e la mèta ultima a cui pervenire, non era però un piano tecnico che indicasse il fabbisogno didattico della scuola,
sul quale poter calcolare le spese occorrenti per la fondazione.
Né pareva ci fosse tra i membri del Comitato la persona tecnica atta a fornire le indicazioni
e i dati di cui si aveva bisogno, quando pensò il Signore a provvederla nella persona dell'Ing. Prof. Filippo Dematteis.
Passava il 31 gennaio 1920, vicino al convento di S. Tommaso, quando una folata di vento
gli mandò del pulviscolo in un occhio. Come l'occhio gli dolorava, pensò di entrare nel convento per lavarselo
e togliersi il male. Vi trovò il Padre Curato che l'accolse benevolmente e Fra Leopoldo che fu premuroso nel servirlo.
Conosceva da un pezzo i due francescani, perché segretario dell'Adorazione Quotidiana al SS. Sacramento,
la quale ha sede nella chiesa parrocchiale di S. Tommaso.
Appunto in quella circostanza Fra Leopoldo gli comunicò la formulazione di un Comitato
sorto per la fondazione della Scuola Professionale.
L'ingegnere che, come professore di tecnologia meccanica al R. Politecnico e di tecnologia e disegno
nella civica Scuola Professionale, viveva in mezzo a tali istituzioni, chiese di poter far parte di detto Comitato
e si offerse pronto a recarsi in via delle Rosine per intendersi col Fr. Direttore,
che ebbe l'impressione di trovarsi dinanzi ad una persona di vera competenza tecnica.
Fu allora invitato all'adunanza del giorno 5 febbraio nella quale fu presentato ai Signori del Comitato che concepirono,
per la presenza di lui, buone speranze nella felice riuscita della scuola.
Fu subito nominata una commissione di tre, composta del Fr. Direttore e degli Ingegneri Sella e Dematteis,
a cui fui aggiunto anch'io, per studiare un preventivo massimo e minimo di spesa
da presentare all'assemblea generale del Comitato.
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