Segretario del Crocifisso

Cuore consacrato a Dio

Il Servo di Dio praticò la virtù di castità con tanta diligenza da imprimere, per così dire,

in tutto il suo essere la caratteristica della purezza verginale, la limpidezza di una coscienza cristallina, liliale.

All'età di circa 19 anni, un suo padrone lo portò un giorno nella città di Vercelli

e gli ordinò di aspettare in un dato luogo, mentre egli attendeva al disbrigo di qualche affare.

Luigi Musso approfittò del momento libero per fare una visita al SS. Sacramento in una chiesa vicina.

Tornò quel pessimo padrone e lo condusse in una casa di corruzione, lasciandolo nella camera d'ingresso.

La visita a Gesù Sacramentato, fatta poco prima, gli apportò tanta grazia

da farlo un apostolo di castità nella stessa casa del vizio.

Appena si accorse del luogo in cui era capitato, si raccomandò a Dio e poi prese a parlare della bruttezza del vizio

e della bellezza della virtù con tanta efficacia, da indurre la povera disgraziata che faceva da portinaia

a riconoscere il proprio fallo e a promettere di abbandonare al più presto quel luogo infame.

Un suo amico e compagno a Vercelli scrisse: « La virtù principale che spiccò nel Servo di Dio

negli anni nei quali era al servizio del Canonico Miglione, virtù riconosciuta da tutti i compagni di professione

coi quali passava qualche ora di sollievo, era l'essere egli riservatissimo con le donne, e in presenza sua,

a tale riguardo, egli non permetteva, né essi osavano tenere discorso o contegno men che retto;

la sua presenza imponeva a tutti quella linea di condotta ».30

Nessuno mai dei suoi compagni poté fargli appunto su tale argomento,

anzi era noto che Luigi non aveva intenzione di passare a nozze e quindi rispettavano e ammiravano

la sua riserbatezza riguardo alle persone d'altro sesso, notata specialmente per la vigilanza attentissima sui propri occhi.

Con tutto ciò era sempre allegro e amante di quella giocondità che portava al bene le persone con le quali si tratteneva.

Nella già spiccata purezza di mente e di cuore, Luigi Musso si perfezionò quando, stabilitosi a Torino

e postosi sotto la direzione spirituale del Re. Padre Cozzi, iniziò la pratica della S. Comunione quotidiana.

Egli stesso indicava la S. Comunione e la divozione alla SS. Vergine

come mezzi efficacissimi per conservare la bella virtù.

L'amico e compagno di professione che da Vercelli si era pure stabilito a Torino, scrisse del Servo di Dio:

« Quando tra i suoi compagni di professione si scherzava o si diceva qualche barzelletta su cose che potevano

offendere la bella virtù, egli con garbo li riprendeva e faceva in modo che il discorso fosse cambiato ».31

Scrisse un suo aiutante di cucina che stette con lui sette anni: « Non solo per il tempo che assieme si passava a Viale,

ma anche quando si viveva a Torino, il Sig. Musso Luigi condusse sempre vita illibatissima ».32

Ecco ciò che sulla castità di Fra Leopoldo scrissero coloro che vissero con lui o che lo conobbero intimamente

dopo la sua professione religiosa. « Casto e puro, era riservatissimo con le persone d'altro sesso;

pudico nelle parole e negli atti, mostrava di apprezzare in sommo grado la virtù della castità ».33

« La purezza, la faceva risplendere in tutti i suoi atti e nel suo portamento; fu modesto e puro ».34

« Ciò che colpiva in lui era il candore, la delicatezza e il riserbo nelle parole, in tutto.

Aveva una purezza veramente angelica che traluceva dall'intera sua persona ».35

« L'innocenza verginale del venerando vecchio s'appalesava perfino nella non conoscenza del male che è nel mondo

e imporporava di santo rossore il nobile volto di lui ogni pur lontano accenno a cose di questo genere ».36

La stessa sua persona, il suo atteggiamento signorile, il candore del suo aspetto e dei suoi occhi chiarissimi

imponevano rispetto, e nessuno avrebbe osato ferire menomamente la spiccatissima virtù angelica di Fra Leopoldo.

La dimestichezza con lui non faceva che accrescere in tutti la convinzione di trattare con un angelo in veste umana.

« Ciò che impressionava in Fra Leopoldo era un aspetto maestoso,

sorridente che manifestava un senso di celestiale purezza che brillava nei suoi occhi e sulla fronte serena ».37

Indice

30 Giuseppe Necco.
31 Giuseppe Necco.
32 Francesco Nebiolo.
33 Fra Guido Franchino, O.F.M.
34 Rev. Padre Pietro Palena, O.F.M.
35 Rev. Padre Vittorio De Laurenti, O.F.M., Guardiano
36 Dott. Prof. Luigi Andrea Rostagno.
37 Rev. Teol. Augusto Maria Visetti.