Segretario del Crocifisso |
Questa seconda edizione della Vita di Fra Leopoldo, che esce quattro anni dopo la morte dell'autore,
è stata ancora preparata da lui stesso.
Il Fr. Teodoreto, ricevendo con somma cura l'opera sua, ormai esaurita,
si limitò in un primo tempo ad apportarvi pochissime varianti, soprattutto di forma,
e pensava di ristamparla così.
Ma poi, riflettendo sempre di più sulla vita di Fra Leopoldo, sulla sua missione provvidenziale
e soprattutto su quella dottrina d'amore che ne informò tutta la vita e che irradia da ogni sua manifestazione,
egli concepì l'idea di rifarne da capo la biografia, prendendo come tema appunto
quella prospettiva di amore che egli stesso, il Fr. Teodoreto, aveva così intimamente gustato
e che l'aveva decisamente orientato nell'ultima parte della sua vita,
conducendolo alla sua più alta maturazione spirituale.
Intento un'altra urgenza si faceva strada nell'anima del Fr. Teodoreto, così concreto per temperamento,
così inclinato a documentarsi, a fondarsi sui fatti: quella di mettere la causa del suo amico
sul piedestallo più sicuro di prove inoppugnabili.
A Vercelli Luigi Musso, il futuro Fra Leopoldo, era stato vittima di una grave calunnia:
nessuna prova aveva potuto essere addotta contro di lui, tuttavia era stato dimesso dal suo impiego,
senza dargli alcuna possibilità di difendersi.
Nella prima edizione della sua « vita » il Fr. Teodoreto preferì sorvolare sull'episodio,
mettendo in luce la provvidenzialità di quella tribolazione, che allontanava Luigi Musso da Vercelli
per portarlo a Torino, dov'era il campo d'azione assegnatogli da Dio,
e ritenendo più che sufficiente a fugare ogni dubbio sulla pretesa mancanza del Musso
tutto l'insieme di una vita illibatissima ed altamente spirituale, giacché è un'illusione che certe colpe
restino segrete: le loro manifestazioni indirette e più impensate sono ineliminabili.
Ma la S. Chiesa è severissima nelle cause di canonizzazione e basta un dubbio ad arrestarne il corso.
Ed il Fr. Teodoreto per fugare ogni dubbio aveva fatto accuratissime indagini,
recandosi in tutti i luoghi dove aveva abitato Luigi Musso, interrogando tutti i testimoni possibili
ed accumulando prove e documenti irrefutabili sull'innocenza del suo amico.
Ancora, Fra Leopoldo reca al mondo un messaggio impegnativo, lascia una raccolta voluminosa di scritti,
che egli afferma di aver compilato sotto la dettatura di Gesù stesso e di Maria SS.,
interviene in opere apostoliche di vasto respiro, in nome di Dio, e suscita la contraddizione.
Come poteva un uomo come il Fr. Teodoreto, che aveva altissimo il senso della responsabilità,
non sentire il bisogno di andare a fondo in questioni così delicate,
onde mettere fuori discussione l'autorità morale di Fra Leopoldo?
Egli si convinse dunque che la nuova vita di Fra Leopoldo doveva fondarsi sulle deposizioni dei testimoni
al processo di beatificazione e sugli altri documenti che aveva potuto procurarsi,
e allora iniziò una nuova stesura seguendo questi criteri.
Ma le forse non lo assecondarono più: l'età avanzata e gli attacchi ripetuti di quel male
che poi lo condusse alla fine, inaridirono progressivamente il suo pensiero.
Il lavoro, condotto sino alla fine con estrema tenacia e con chissà quale sforzo,
denunzia il progressivo spegnersi di una vita.
Non rimaneva quindi per noi che ritornare alla prima idea del Fr. Teodoreto
e utilizzare per la seconda edizione di « Fra Leopoldo » il testo di cui parlavamo all'inizio.
Questo era stato rinvenuto privo di alcune pagine, una trentina in tutto,
proprio quelle che si riferivano all'episodio di Vercelli e allo stato attuale delle opere
ispirate da Fra Leopoldo: l'Unione Catechisti, la Casa di Carità, ecc.
Evidentemente l'autore si era proposto un lavoro di aggiornamento,
dato che la prima edizione rifletteva lo stato delle opere 14 anni fa.
E allora, volendo escludere ogni manomissione e conservare il meglio possibile
quanto aveva lasciato il Fr. Teodoreto, per le pagine mancanti si riprodusse integralmente il testo
della prima edizione, e in appendice al libro si aggiunge il racconto minuto
e documentato dell'episodio di Vercelli preparato dal Fr. Teodoreto.
Per illustrare lo stato attuale delle opere, che in 14 anni hanno fatto molto cammino,
si aggiunsero due note, in carattere più piccolo, ai due rispettivi capitoli
riguardanti lo sviluppo dell'Unione Catechisti e della Casa di Carità.
Si è anche trasferito in appendice il racconto di alcune grazie tra le più significative
ottenute per l'intercessione di Fra Leopoldo, ( alcune delle quali già riferite nella prima edizione )
e la cronaca della traslazione della salma di Fra Leopoldo dal Cimitero di Torino
alla Cappella di N. S. del S. Cuore in San Tommaso.
In tal modo si è lasciato scrupolosamente intatto il testo personale del Fr. Teodoreto
e lo si è corredato delle aggiunte da lui desiderate e in parte da lui stesso preparate.
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