Vita di Antonio

80. Antonio esorta i pagani alla fede

1 Questi argomenti bastano a dimostrare che solo la fede in Cristo è la vera religione.

Se voi ancora non credete e cercate ragionamenti e discorsi, noi, come ha detto il nostro maestro, non portiamo prove fondate sul linguaggio persuasivo della sapienza greca, ma vogliamo convincere in modo manifesto mediante la fede la quale vale di più che i discorsi artificiosi.

2. Ci sono qui alcuni tormentati dai demoni »; c’erano infatti degli indemoniati venuti a trovarlo.

3. Antonio li portò nel mezzo e disse: « Voi, con le vostre argomentazioni o con qualche arte o magia, come preferite, invocate i vostri idoli e liberateli dal demonio.

Ma se non ci riuscirete, desistete dal farci guerra e vedrete la potenza della croce di Cristo ».

4. Dopo queste parole, invocò Cristo, fece due o tre volte il segno della croce sui malati ed essi furono subito risanati, rientrarono in se stessi e ringraziavano il Signore.

5. I cosiddetti filosofi furono meravigliati e rimasero colpiti dalla sapienza di Antonio e dal miracolo che aveva operato.

6. Ma Antonio disse: « Perché vi meravigliate di questo miracolo.

Non è opera nostra, ma è Cristo che compie tali opere per mezzo di quelli che credono in lui.

Credete dunque anche voi, divenite come noi e vedrete che fra di noi non vi è l’arte delle parole, ma la fede che opera per mezzo dell’amore in Cristo.

Se anche voi avrete questa fede, non cercherete più dimostrazioni basate su parole, ma penserete che basta la fede in Cristo ».

7. Queste furono le parole di Antonio.

I filosofi lo ammirarono anche per questo e se ne andarono, abbracciandolo e riconoscendo di aver tratto giovamento dall’incontro con lui.

81. Riceve lettere dagli imperatori

1. La fama di Antonio giunse fino agli imperatori.

Non appena Costantino Augusto e i suoi figli, gli Augusti Costanzo e Costante, ebbero notizie dei prodigi compiuti da Antonio, gli scrivevano come a un padre e lo pregavano di rispondere.

2. Ma Antonio non tenne in gran conto le loro lettere, né provò piacere al riceverle; rimase tale e quale prima che le scrivessero.

3. Quando gli portavano le lettere, chiamava i monaci e diceva: « Perché vi meravigliate se un imperatore ci scrive? È un uomo!

Meravigliatevi piuttosto che Dio abbia scritto la legge per gli uomini e abbia parlato loro per mezzo di suo Figlio ».

4. Non voleva ricevere quelle lettere perché diceva che non sapeva rispondere a lettere di quel genere, ma tutti i monaci lo spingevano a rispondere dicendo che gli imperatori erano cristiani e che non bisognava scandalizzarli con un rifiuto; e allora Antonio permise che gliela leggessero.

5. E rispose felicitandosi perché adoravano Cristo e offrendo alcuni consigli per la loro salvezza; li esortava a non dare importanza alle cose presenti, ma a ricordare il giudizio futuro e a riconoscere che solo Cristo è il re vero ed eterno.

6. Li pregava di amare gli uomini e di aver cura della giustizia e dei poveri.

Ed essi si rallegravano nel ricevere le sue lettere.

Così era amato da tutti e tutti desideravano averlo come padre.

82. Visione profetica sui tumulti degli ariani

1. Come tale, dunque, era conosciuto e così rispondeva a quanti si rivolgevano a lui.

Ritornò poi nella montagna interiore;

2. là riprese la sua ascesi abituale.

Spesso, mentre sedeva o camminava con quelli che erano venuti a trovarlo, rimaneva attonito, come sta scritto nel libro di Daniele.

Poi, dopo un certo tempo, riprendeva a parlare con i fratelli che erano con lui;

3. essi, allora, capivano che aveva avuto una visione.

Spesso, mentre stava sul monte, vedeva quello che avveniva in Egitto e lo raccontava al vescovo Serapione che era con lui sulla montagna interiore e che lo vedeva immerso nella visione.

4. Una volta, mentre era seduto a lavorare, come fosse in estasi, durante la visione, levava profondi gemiti.

Dopo un certo tempo si rivolse ai suoi compagni, cominciò a gemere e a tremare, si alzò, si mise a pregare; quindi rimase a lungo in ginocchio.

5. Alzatosi, l’anziano piangeva.

I suoi compagni tremavano anch’essi e pieni di paura lo interrogavano e insistettero a lungo finché fu costretto a parlare.

6. Antonio allora levò un grande gemito e disse: « Figli, è meglio morire prima che accada quello che ho visto ».

E poiché ancora una volta lo pregavano, disse tra le lacrime: « La collera divina sta per abbattersi sulla Chiesa, che sarà consegnata a uomini simili a bestie senza ragione.

7. Ho visto l’altare della casa del Signore: tutto intorno vi erano dei muli che prendevano a calci tutto quello che trovavano all’interno, come farebbero animali scalpitanti.

8. E », continuava, « avete certamente sentito come mi lamentavo.

Ho udito, infatti, una voce che diceva: "Il mio altare sarà contaminato" ».

9. Così disse l’anziano e due anni dopo ecco l’attuale irruzione degli ariani che dura ancor oggi e il saccheggio delle chiese, quando rubavano con la violenza anche gli oggetti sacri e li facevano portare via dai pagani, quando costringevano anche i pagani a lasciare il lavoro per unirsi a loro e, in loro presenza, facevano sull’altare tutto quello che volevano.

10. E allora tutti noi capimmo che i calci dei muli avevano predetto ad Antonio quello che stanno facendo ora gli ariani comportandosi come bestie senza ragione.

11. Quando Antonio ebbe questa visione, consolò i suoi compagni dicendo: « Non scoraggiatevi, figlioli. Come il Signore si è adirato, così ancora una volta ci guarirà.

12. La Chiesa riacquisterà presto la sua bellezza e risplenderà come al solito.

Vedrete che quelli che sono stati perseguitati faranno ritorno e che l’empietà si ritirerà di nuovo nelle sue tane, mentre la vera fede sarà proclamata ovunque con franchezza e in piena libertà.

13. State solo attenti a non contaminarvi con gli ariani, perché tale dottrina non è quella degli apostoli, ma è la dottrina dei demoni e del loro padre, il diavolo.

Essa è priva di ragione e sterile, frutto di una mente deviata, così come i muli sono privi di ragione ».

83. In Antonio si adempiono le promesse di Cristo

1. Tali furono le opere di Antonio.

E non bisogna mettere in dubbio che per mezzo di un uomo si siano realizzati tali prodigi.

2. C’è infatti la promessa del Salvatore che dice: Se avrete tanta fede quanto un granello di senape direte a questo monte: spostati da qui a là ed esso si sposterà.

E niente vi sarà impossibile.

E ancora: In verità in verità vi dico: se chiederete qualcosa al Padre nel nome mio, egli ve la darà.

Chiedete e otterrete.

Ed egli stesso disse ai suoi discepoli e a tutti quelli che credevano in lui: Curate i malati, scacciate i demoni, gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.

84. Anche i giudici gli chiedono consiglio

1. Antonio non curava i malati dando ordini, ma pregando e invocando il nome di Cristo, in modo che fosse chiaro a tutti che non era lui ad agire ma il Signore che per mezzo di Antonio manifestava il suo amore per gli uomini e curava i malati.

2. Di Antonio era soltanto la preghiera e l’ascesi; per questo stava sul monte, gioiva delle visioni divine e si rattristava di essere disturbato da molti e di essere trascinato fuori dalla montagna.

3. Anche i giudici lo pregavano di scendere dal monte perché era loro impossibile salire fin lassù a motivo della gente che seguiva gli accusati.

4. Lo pregavano tuttavia di scendere per poter anche solo vederlo, ma Antonio si rifiutava e non voleva saperne di scendere per incontrarli.

Quelli insistevano e mandavano avanti gli imputati scortati dai soldati perché scendesse almeno per riguardo a loro.

5. Ed egli, sottomettendosi a questa violenza e soffrendo al vedere che i condannati gemevano, usciva dalla montagna.

Ma ancora una volta la sua fatica non fu inutile; la sua venuta fu vantaggiosa e benefica per molti.

6. Era di giovamento ai giudici; consigliava loro di preferire ad ogni altra cosa la giustizia, di temere Dio, di tener presente che sarebbero stati giudicati con la stessa misura con la quale giudicavano gli altri.

E tuttavia amava più di ogni altra cosa restarsene sulla montagna.

85. Antonio difende la necessità della solitudine

1. Una volta fu costretto ad acconsentire alle richieste di alcuni che avevano bisogno di lui e l’ufficiale lo scongiurava con molte preghiere di scendere dal monte.

Egli andò, rivolse alcune parole utili alla salvezza e concernenti quelli che erano nel bisogno, poi si affrettò a partire.

2. Il comandante, così lo si chiamava, lo pregava di fermarsi ancora un po’, ma Antonio rispose che non poteva restare con loro e cercò di convincerlo con un incantevole esempio:

3. « Come i pesci muoiono se restano a lungo sulla terra asciutta, così i monaci che si attardano tra di voi e restano a lungo in vostra compagnia perdono vigore.

4. Come dunque il pesce deve affrettarsi al mare, così noi dobbiamo affrettarci a tornare sul monte, perché non accada che, attardandoci all’esterno, dimentichiamo le cose interiori ».

5. All’udire queste parole e molte altre, l’ufficiale rimase ammirato e diceva che quell’uomo era veramente un servo di Dio.

Da dove potrebbe giungere tanta e tale sapienza a un uomo illetterato, se non fosse amato da Dio?

86. Predice la morte di un persecutore dei cristiani

1. Un altro ufficiale, di nome Balacio, perseguitava violentemente noi cristiani per difendere gli odiosi ariani.

2. Era così crudele che faceva percuotere le vergini e faceva spogliare e flagellare i monaci.

Antonio gli scrisse una lettera in cui gli diceva: « Vedo l’ira giungere su di te; smetti dunque di perseguitare i cristiani perché non ti sorprenda l’ira di Dio.

Essa sta per giungere ».

3. Ma Balacio rise, gettò a terra la lettera, vi sputò sopra, insultò quelli che l’avevano portata e ordinò loro di riferire ad Antonio queste parole: « Poiché ti preoccupi dei monaci, mi occuperò anche di te ».

4. Non erano ancora passati cinque giorni quando l’ira [ divina ] lo afferrò.

Balacio era partito verso la prima stazione dopo Alessandria, che si chiama Chereu, insieme a Nestorio, prefetto dell’Egitto.

Tutti e due erano a cavallo;

5. i due cavalli appartenevano a Balacio ed erano i più mansueti tra tutti quelli che egli allevava.

6. Ma prima di arrivare alla meta cominciarono a giocare tra di loro, come al solito.

All’improvviso il più mansueto, sul quale sedeva Nestorio, con un morso fece cadere a terra Balacio e lo calpestò;

7. gli dilaniò la coscia con i suoi denti al punto che fu trasportato immediatamente in città e tre giorni dopo morì.

Tutti rimasero meravigliati perché si era così velocemente compiuta la profezia di Antonio.

87. Su tutti riversa il suo amore

1. Così Antonio ammoniva i giudici più violenti; gli altri poi che venivano a trovarlo, li esortava in modo tale che subito dimenticavano di essere giudici e proclamavano beati quanti si ritiravano da questa vita.

2. Prendeva le difese di chi pativa ingiustizia a tal punto che sembrava fosse lui a patirla e non altri.

Era così bravo nel portare aiuto a tutti che molti soldati e molti ricchi abbandonarono i pesi di questa vita e si fecero monaci.

3. Veramente Dio l’aveva dato all’Egitto come medico.

Chi andò da lui nel dolore e non tornò nella gioia?

Chi andò da lui piangendo i suoi morti e non depose subito il lutto?

Chi andò da lui nella collera e non si convertì a sentimenti d’amore?

4. Chi, afflitto per la sua povertà, venne a trovare Antonio e ascoltando e vedendolo non disprezzò la ricchezza e non trovò conforto nella sua povertà?

Quale monaco scoraggiato andò da lui e non divenne più saldo?

5. Quale giovane salì alla montagna e, veduto Antonio, non sentì subito inaridirsi i piaceri e non amò la temperanza?

Quando mai andò da lui qualcuno tormentato dal demonio e non fu liberato?

6. E chi andò da lui tormentato dai pensieri e non trovò la pace della mente?

88. È amato da tutti come un padre

1. Vi era ancora questo di grande nell’ascesi di Antonio, che, come ho già detto, grazie al dono del discernimento degli spiriti, sapeva riconoscere i movimenti e le inclinazioni e le preferenze di ciascuno.

E non solo non si lasciava ingannare, ma a quelli che erano tormentati dai pensieri insegnava come respingere le loro insidie descrivendo loro le astuzie e le debolezze dei demoni che li tormentavano.

2. Ciascuno, come se avesse ricevuto da lui l’unzione, se ne andava pieno di coraggio a lottare contro i pensieri del diavolo e dei suoi demoni.

Quante ragazze, già promesse spose, solo per aver visto Antonio da lontano, rimanevano vergini per Cristo!

3. Venivano a trovarlo anche da regioni straniere e, dopo averne tratto giovamento, se ne ritornavano come accompagnati da un padre!

E veramente, da quando è morto, tutti, come orfani di padre, trovano consolazione soltanto nel ricordarlo e nel custodire i suoi ammonimenti e le sue esortazioni.

89. Si congeda dai suoi fratelli

1. Poiché lo desiderate, è giusto che io ricordi e che voi sappiate anche quale fu la fine della sua vita.

Anch’essa è degna di emulazione.

2. Secondo la sua abitudine, si era recato a far visita ai monaci che abitavano nella parte esterna della montagna e, istruito dalla Provvidenza riguardo alla sua morte, parlava con i fratelli e diceva: « Questa è l’ultima visita che vi faccio; mi stupirei se ci vedessimo ancora in questa vita.

3. Anche per me ormai è tempo di sciogliere le vele, dato che ho quasi centocinque anni ».

I fratelli, all’udire le sue parole, piangevano, abbracciavano e baciavano l’anziano,

4. ma Antonio, come se dovesse partire da una città estranea per far ritorno alla propria, parlava loro con gioia e li esortava a non scoraggiarsi nelle fatiche e a non perdersi d’animo nell’ascesi, ma a vivere come se dovessero morire ogni giorno e, come ho già detto, li esortava a custodire con ogni cura la loro anima dai pensieri impuri e a emulare i santi.

Li esortava ancora a non avvicinarsi agli scismatici meleziani – diceva: « Ben conoscete il loro disegno malvagio e perverso » – e a non aver rapporto con gli ariani perché anche la loro empietà è nota a tutti.

5. « Anche se vedete dei giudici prendere le loro difese, non spaventatevi.

Il loro inganno avrà fine, è destinato alla morte, durerà poco.

6. Mantenetevi puri da ogni contatto con loro, custodite la tradizione dei padri, soprattutto la vera fede nel Signore nostro Gesù Cristo, che avete appresa dalle Scritture e che io spesso vi ho ricordato ».

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