Filotea |
1. Mettiti alla presenza di Dio.
2. Chiedigli l'aiuto della grazia.
3. Immagina di essere gravemente ammalata, sul letto di morte, senza speranza di cavartela.
1. Pensa a quanto sia incerto il giorno della tua morte.
Anima mia, un giorno tu uscirai da questo corpo.
Quando? In inverno o in estate? In città o in campagna? Di giorno o di notte?
All'improvviso o con preavviso? Sarà per malattia o per incidente?
Avrai il tempo di confessarti, oppure no? Avrai vicino il tuo confessore e il tuo padre spirituale?
Di tutto ciò non ne sai proprio nulla.
L'unica cosa certa è che moriremo tutti, e prima di quando pensiamo.
2. Pensa che in quel momento, per quello che riguarda te, il mondo finirà; per te sarà proprio finita!
Ai tuoi occhi tutto si capovolgerà.
Sì, perché i piaceri, le vanità, le gioie del mondo, gli affetti inutili ti sembreranno fantasmi e nebbia.
Ti accorgerai allora che sei stata sciocca ad offendere Dio per quelle insulsaggini e quelle chimere!
Vedrai che quando abbiamo lasciato Dio, lo abbiamo fatto per un nulla.
Per contro, tanto dolci e desiderabili ti sembreranno la devozione e le opere buone: ma perché non ho percorso quella via bella e piacevole?
In quel momento i tuoi peccati, che ti sembravano peccatucci, li vedrai ingigantiti come montagne e la tua devozione ti sembrerà piccola piccola.
3. Pensa agli addii senza fine e pieni di languore che la tua anima darà alle cose di questo basso mondo: addio alle ricchezze, alle vanità, alle compagnie melense, ai piaceri, ai passatempi, agli amici e ai vicini, ai genitori, ai figli, al marito, alla moglie; per farla breve, a tutti; e, per chiudere, al tuo corpo che dovrai abbandonare esangue, smunto, emaciato, schifoso, e male odorante.
4. Pensa alla fretta che avranno di prendere il tuo corpo e nasconderlo sotto terra; ciò fatto, la gente non penserà più, o quasi, a te; non se ne ricorderanno più, come del resto tu hai fatto per gli altri: Dio lo abbia in pace, si dirà, e amen!
Tu, morte, fai seriamente pensare, sei impietosa!
5. Pensa che una volta uscita dal corpo, l'anima prende il suo posto: o a destra, o a sinistra.
Tu, dove andrai? Che strada prenderai?
Non dimenticare che sarà la stessa nella quale ti sei incamminata in questo mondo.
1. Prega Dio e gettati tra le sue braccia. Signore, in quel giorno terribile, accoglimi sotto la tua protezione, rendimi quel momento felice e favorevole, a costo di rendere tutti gli altri della mia vita tristi e segnati dalla sofferenza.
2. Disprezza il mondo.
Giacché, o mondo, non mi è dato di conoscere l'ora in cui dovrò lasciarti, ho deciso di non legarmi a te.
Amici miei, cari colleghi, permettetemi di volervi bene soltanto con un'amicizia santa che possa durare eternamente; infatti perché dovrei contrarre con voi un legame che poi dovrà essere troncato?
3. Voglio prepararmi a quell'ora e prendere le opportune precauzioni per compiere felicemente quel passo; con tutte le mie facoltà voglio mettere ordine nella mia coscienza, e porre fine a certe manchevolezze.
Ringrazia Dio dei propositi che ti ha dato la forza di concepire; offrili alla sua Maestà; pregalo spesso che ti conceda una morte beata per i meriti di quella del Figlio.
Chiedi l'aiuto della Vergine e dei Santi.
Pater, Ave Maria.
Componi un mazzetto di mirra.
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