Filotea |
Di natura loro, le danze e i balli sono cose indifferenti, ma il modo abituale di dar corso a questi passatempi, manifesta una forte inclinazione e tendenza al male.
Per tale motivo costituiscono sempre un certo pericolo.
Ci si da alle danze di notte e, col favore delle tenebre e dell'oscurità, è facile farci scivolare qualche libertà equivoca e insinuatrice, per un soggetto che, di natura sua, tende fortemente al male; si veglia a lungo, il che guasta la mattinata del giorno seguente e quindi la possibilità di servire Dio in essa; in una parola è sempre follia cambiare il giorno con la notte, la luce con le tenebre, le buone azioni con le follie.
Tutti fanno a gara nell'essere vanitosi al ballo e si sa che la vanità dispone fortemente agli affetti equivoci e agli amori riprovevoli e pericolosi; nelle danze tutto ciò trova un terreno ideale.
Filotea, sai cosa dicono i medici delle zucche e dei funghi? Che non valgono niente.
Ti dico la stessa cosa delle danze: i balli migliori non sono buoni a nulla.
Se ti capita di dover mangiare delle zucche, fa attenzione che almeno siano preparate bene: se ti trovi in una situazione per cui non ti è possibile trovare plausibili giustificazioni per dispensarti dal ballo, cura che la danza sia 'ben preparata'.
Con che cosa la devi condire? Modestia, dignità e retta intenzione.
Riferendosi ai funghi, i medici dicono di mangiarne pochi e di rado, perché, per quanto ben preparati, la quantità li rende velenosi.
Filotea, danza poco e raramente; diversamente rischieresti di affezionartici.
Secondo Plinio, i funghi, proprio perché sono spugnosi e porosi, assorbono facilmente tutto ciò che di infetto c'è intorno, e se si trovano vicino a un serpente ne assorbono il veleno.
I balli, le danze e simili riunioni equivoche ordinariamente assorbono tutti i vizi e i peccati che dominano in un ambiente: le dispute, le invidie, le beffe, gli amori folli.
Allo stesso modo che il ballo apre i pori del corpo di coloro che vi si impegnano, contemporaneamente apre anche i pori del cuore; per cui, se qualche serpente, approfittando dell'occasione, viene a sussurrare qualche parola lasciva all'orecchio, qualche corteggiamento, qualche moina, o addirittura qualche basilisco viene a gettare sguardi impudichi, occhiate d'amore, i cuori sono molto arrendevoli e si lasciano facilmente conquistare ed avvelenare.
Questi divertimenti, Filotea, abitualmente sono fuori posto e risultano pericolosi: dissipano lo spirito di devozione, indeboliscono le forze, intiepidiscono la carità, e risvegliano nell'anima mille generi di affetti perversi; questa è la ragione per cui occorre servirsene con grande prudenza.
Dopo i funghi si raccomanda di bere vino della migliore qualità; io ti dico che dopo le danze devi ricorrere a qualche santa e buona riflessione, per bloccare le impressioni pericolose che il piacere che hai provato potrebbe aver risvegliato nella tua anima. E quali?
1. Mentre tu ti davi alle danze, molte anime bruciavano nel fuoco dell'inferno per i peccati commessi nel ballo o per colpa del ballo.
2. Molti religiosi e persone devote, mentre tu ballavi, erano alla presenza di Dio, cantavano le sue lodi e ne contemplavano la bellezza.
Hanno impiegato il loro tempo molto meglio di te!
3. Mentre tu danzavi, molte anime morivano tra grandi sofferenze; milioni di uomini e donne combattevano con il male nei loro letti, negli ospedali, nelle strade.
Pativano per la gotta, i calcoli, il delirio.
E non trovavano riposo! Tu non ne hai compassione?
Non pensi che un giorno ti lamenterai come loro, mentre altri danzeranno come ora fai tu?
4. Nostro Signore, la Madonna, gli Angeli e i Santi ti hanno visto al ballo: come hai fatto loro pena!
Hanno visto il tuo cuore affogarsi in simile follia e tutta presa da quella sciocchezza.
5. Mentre tu ballavi il tempo scorreva e ti sei avvicinata alla morte; guarda come sogghigna e ti invita al ballo; al suo ballo, nel quale i violini saranno i gemiti dei circostanti e il passo di danza sarà uno solo, quello dalla vita alla morte.
Quella danza è il solo vero 'passatempo' dei mortali; in un momento passi dal tempo all'eternità della felicità o del tormento.
Ho notato per tua comodità queste brevi riflessioni; ma Dio te ne suggerirà altre a questo fine, se tu hai il suo timore.
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