Cerimonia della consacrazione |
Commentatore: C.
1° Lettore: 1° L
2° Lettore: 2° L
3° Lettore: 3° L
4° Lettore: 4° L ( un Amico di Gesù Crocifisso )
5° Lettore: 5° L ( un Aspirante Catechista )
6° Lettore: 6° L ( un Giovane Catechista )
La cerimonia della Consacrazione viene fatta in Chiesa.
Un grande Crocifisso deve essere sistemato in posizione di rilievo.
Accanto all'altare deve esservi il leggio con le varie letture.
Su di un vassoio, posato su un tavolino a parte, si mettono gli oggetti da distribuire ai giovani che hanno fatto la consacrazione; essi sono:
un piccolo Crocifisso,
la medaglia della Madonna,
il S. Rosario
ed anche la Tessera e il distintivo, se si intende adottarli.
Presiede la Cerimonia il Fr. Direttore o il Fratello Assessore o altra persona che si creda opportuno: chi presiede dovrà trovarsi su un inginocchiatoio a lato dell'altare.
I Giovani pronunciano la loro consacrazione individualmente o a piccoli gruppi se il numero fosse elevato, portandosi alla balaustra o sui gradini dell'altare.
Ogni socio si presenta a pronunciare la consacrazione tenendo in mano la formula firmata di suo pugno.
Dopo la consacrazione consegna la formula a chi presiede e ne riceve gli oggetti che gli ricorderanno il suo impegno.
Il Celebrante, dove è possibile averlo, entra in Chiesa, preceduto dagli accoliti e assiste alla Cerimonia dal posto preparato per lui.
In caso non ci sia il celebrante, la cerimonia si svolge eliminando le parti a lui attribuite.
Al suo ingresso i giovani, disposti nei banchi, si alzano e, quando il celebrante è inginocchiato ai piedi dell'altare, si inginocchiano.
C.
« Amici e fratelli, salutiamo e adoriamo Gesù presente in mezzo a noi ».
( Seguono alcuni momenti di adorazione silenziosa ).
C.:
In piedi.
( Il celebrante si porta al suo seggio ).
1° L.: ( si porta al leggio: fa un inchino al Celebrante, poi legge con voce chiara e adagio ):
« Dio a noi sia clemente e benedica,
a noi rivolga sereno il suo volto,
Perchè siano note in terra le sue vie,
e la sua salvezza fra tutte le genti ».
Tutti:
« Te lodino i popoli, o Dio
Te lodino i popoli tutti! ».
1° L.:
« Di viva gioia dian plauso le genti,
chè tu il mondo giudichi con clemenza,
Con equità tu giudichi i popoli,
e le nazioni in terra governi ».
Tutti:
« Te lodino i popoli, o Dio,
Te lodino i popoli tutti! ».
1° L.:
« Prodotti ha i suoi frutti la terra.
Noi benedisse il Signore Dio nostro.
Noi benedica il Signore Dio nostro;
lui servan tutti i confini del mondo ».
Tutti:
« Te lodino i popoli, o Dio,
Te lodino i popoli tutti! ». ( Salmo 67,4 )
C.:
Invochiamo l'assistenza dello Spirito Santo: « Vieni, Spirito Santo,
Tutti:
Riempi i nostri cuori e accendi in essi il fuoco del tuo divino Amore.
C.:
Manda, Signore, il tuo Spirito per darci una nuova vita.
Tutti:
E rinnoverai la faccia della terra.
Celebrante o C.:
Preghiamo: Signore, perchè hai istruito i tuoi fedeli, illuminando la loro anima con la luce dello Spirito Santo, fa' che per questo Spirito, possiamo amare quello che è bene e godere sempre del conforto che esso dona.
Per Gesù Cristo Signore nostro.
Tutti:
Amen!
C.:
Seduti.
( Il Celebrante o chi presiede spiega brevemente il significato della Cerimonia ).
2° L.:
( Come il 1° L. ).
C.:
In piedi.
« Da questo abbiamo conosciuto cos'è l'amore:
dall'aver Cristo data la sua vita per noi ». ( 1 Gv 3,16 )
Dal Vangelo di San Giovanni:
« Ed egli, portando su di sè la croce, uscì verso il luogo detto Cranio, in ebraico Golgota, dove lo crocifissero insieme a due altri: uno di qua e l'altro di là, e Gesù nel mezzo.
Ora presso la croce di Gesù stavano sua Madre e la sorella di sua Madre, Maria di Cléofa e Maria Maddalena.
Gesù dunque, vedendo sua Madre e lì presente il discepolo che egli amava, disse a sua Madre: « Donna, ecco il tuo figlio ».
Poi disse al discepolo: « Ecco la tua Madre ».
E da quel momento il discepolo la prese con sè ( Gv 19,17-27 )
C.:
In ginocchio.
« Contempliamo e adoriamo con Maria SS.
le Piaghe sanguinanti e trionfanti di Gesù in Croce ».
Canto dell'Unione:
1. Gesù, che hai vinto il mondo
dall'alto della Croce
dei figli tuoi la voce
ti degna d'ascoltar.
Alle tue piaghe sante
fonti di eterna vita,
la tua bontà ci invita
la pace ad implorar.
2. L'Immacolata Vergine
compagna ai tuoi dolori
conservi ai nostri cuori
adorazione e amor.
Insegnaci la via
illumina le menti
fa' che costanti e ardenti
pensiamo ai tuoi dolor.
C.:
Seduti.
Ascoltiamo l'esortazione di S. Pietro, il Primo Papa.
3° L.:
« Come fanciulli obbedienti, non vogliate conformarvi alle passioni che avevate un tempo, quand'eravate nell'ignoranza.
E siccome Dio che vi ha chiamati è santo, voi pure dovete esser santi in tutta la vostra condotta, come sta scritto "Siate santi, perchè io sono santo".
E, poichè invocate come Padre colui che giudica secondo le opere di ognuno, senza preferenza di persone, comportatevi con timore durante il tempo del vostro pellegrinaggio.
Voi sapete che non per mezzo di cose corruttibili, come l'oro e l'argento, siete stati riscattati, ma dal sangue prezioso di Cristo, l'agnello senza difetto e senza macchia, già destinato ancor prima della creazione del mondo e manifestato a voi nella pienezza dei tempi.
È per mezzo di Lui che voi credete in Dio, il quale lo ha risuscitato dai morti, e gli ha dato gloria in modo che la vostra fede e la vostra speranza riposino in Dio.
Nell'obbedire alla verità voi avete purificato le anime vostre per amarvi con un sincero amore fraterno.
Amatevi dunque ardentemente a vicenda con tutto il cuore ». ( 1 Pt 1,14-22).
C.:
In piedi.
( Il Celebrante benedice gli oggetti che saranno consegnati, secondo la formula del Rituale ).
4° L.:
« E gli conducevano dei fanciulli perchè li toccasse, ma i discepoli sgridavano quelli che glieli presentavano.
Gesù veduto questo, si indignò e disse loro:
"Lasciate venire a me i fanciulli e non lo impedite loro!
Perchè il regno di Dio è di quelli che sono simili a loro.
In verità vi dico: chi non riceverà il regno di Dio, come un fanciullo, non c'entrerà!".
Poi li abbracciò e li benedisse imponendo loro le mani ». ( Mc 10,13-16 )
5° L.:
« Io sono la vera vite, il Padre mio è l'agricoltore.
Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e quello che porta frutto, lo pota perchè frutti di più.
Già voi siete puri, in virtù della parola che vi ho annunziata.
Rimanete in me ed io in voi.
Come il tralcio non può da sè portare frutto, se non rimane unito alla vite, così nemmeno voi, se non rimanete in me.
Io sono la vite, voi i tralci; chi rimane in me ed io in lui, questi porta molto frutto; perchè senza di me non potete far niente.
Se uno non rimane in me, è gettato via, come il sarmento, e si secca, poi vien raccolto e gettato nel fuoco a bruciare.
Se rimanete in me e rimangono in voi le mie parole, domanderete quel che vorrete e vi sarà fatto.
Il Padre mio sarà glorificato in questo: che portiate molto frutto, e diveniate miei discepoli.
Come il Padre ha amato me, così io ho amato voi.
Se osserverete i miei comandamenti, persevererete nel mio amore, come io ho osservati i Comandamenti del Padre mio, e rimango nel suo amore.
V'ho detto queste cose affinché in voi dimori la mia gioia, e la gioia vostra sia piena.
Questo è il comandamento mio che vi amiate scambievolmente come io ho amato voi!
Nessuno ha amore più grande di colui che sacrifica la propria vita per i suoi amici.
Voi siete miei amici, se farete quello che vi comando ». ( Gv 15,1-14 )
6° L.:
« Scrivo a voi, figlioli, perchè nel nome di Cristo, vi sono stati rimessi i peccati; scrivo a voi, o giovani, perchè avete vinto il maligno; scrivo a voi, o giovani, perchè siete forti e la parola di Dio dimora in voi.
Non amate il mondo né le cose del mondo.
Se uno ama il mondo non possiede l'amore del Padre, perchè tutto ciò che è nel mondo, cioè la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e superbia delle ricchezze, non vengono dal Padre, ma dal mondo.
Ora il mondo passa e la sua concupiscenza pure; ma chi fa la volontà di Dio dura in eterno.
Carissimi, amiamoci l'un l'altro, perchè l'amore è da Dio, e chiunque ama è nato da Dio e conosce Dio.
Colui che non ama, non ha conosciuto Iddio, perchè Dio è amore!
E l'amore di Dio verso di noi si è dimostrato in questo, nell'avere il Padre mandato nel mondo il suo Figlio Unigenito, affinchè noi avessimo la vita per mezzo di Lui.
E tale amore consiste in questo: non siamo noi che abbiamo amato Dio, ma è Dio che ha amato noi, ed ha mandato il suo Figlio come vittima di propiziazione per i nostri peccati.
Carissimi, se Dio ci ha amato tanto, anche noi dobbiamo amarci l'un l'altro ». ( 1 Gv 2,12-17 e 4,7-11 )
Esposizione del Santissimo Sacramento e canto del Tantum Ergo
Benedizione Eucaristica ( dove è possibile )
Canto del Magnigicat ( o altro canto alla Madonna )
Viva Gesù nei nostri cuori!
Sempre!