Leggenda dei tre compagni

Capitolo VIII

Come uditi e compresi i consigli di Cristo nel Vangelo, subito mutò abito

Per indossarne uno perfettamente evangelico all'interno coma all'esterno

[1427] 25. Francesco, compiuti i restauri della chiesa di San Damiano, seguitava a portare l'abito di eremita, camminava col bastone in mano, le calzature ai piedi, una cintura di pelle ai fianchi.

Ma un giorno, mentre ascoltava la Messa udì le istruzioni date da Cristo quando inviò i suoi discepoli a predicare: che cioè per strada non dovevano portare né oro né argento, né pane, né bastone, né calzature, né veste di ricambio.

Comprese meglio queste consegne dopo, facendosi spiegare il brano dal sacerdote.

Allora, raggiante di gioia, esclamò: " È proprio quello che bramo realizzare con tutte le mie forze! ".

E fissando nella memoria quelle direttive, s'impegnò ad eseguirle lietamente.

Senza por tempo in mezzo, si sbarazzò di tutto quello che possedeva di doppio, e inoltre del bastone, delle calzature, della borsa e della bisaccia.

Si confezionò una tonaca misera e grossolana e, in luogo della cinghia di pelle, strinse i fianchi con una corda.

Mise tutto il suo entusiasmo a bene intendere e realizzare i suggerimenti della nuova grazia.

Ispirato da Dio cominciò ad annunziare la perfezione del Vangelo, predicando a tutti la penitenza, con semplicità.

Le sue parole non erano frivole, ridicole, ma, piene della virtù dello Spirito Santo, penetravano nell'intimo delle coscienze, così da toccare vivamente gli ascoltatori.

[1428] 26. Com'egli stesso ebbe a confidare più tardi, aveva appreso da rivelazione divina questo saluto: " Il Signore ti dia pace! ".

All'inizio delle sue prediche, offriva al popolo questo messaggio di pace.

Fatto straordinario, che ha del miracoloso: egli aveva avuto, prima della conversione, un precursore nell'annunzio di pace, il quale percorreva di frequente Assisi salutando col motto: " Pace e bene! pace e bene! ".

Si formò poi la convinzione che, come Giovanni il Precursore si tirò in disparte appena Gesù cominciò la sua missione, così anche quell'uomo, simile a un secondo Giovanni, precedette Francesco nell'augurio di pace, e scomparve dopo l'arrivo del Santo.

L'uomo di Dio, Francesco, animato dallo spirito dei profeti e seguendo il loro linguaggio, come echeggiando il suo precursore, annunziava la pace e predicava la salvezza.

Moltissimi, persuasi della sua parola, si riconciliavano in sincera concordia, mentre prima erano vissuti ostili a Cristo e lontani dalla salvezza.

[1429] 27. Un numero crescente di persone veniva attirato dalla schiettezza e veracità dell'insegnamento e della vita di Francesco.

Due anni dopo la sua conversione, alcuni uomini si sentirono stimolati dal suo esempio a fare penitenza ed a unirsi a lui, rinunziando a tutto, indossando lo stesso saio e conducendo la stessa vita.

[1430] Il primo fu Bernardo, di santa memoria.

Considerando egli la perseveranza e il fervore di Francesco nel servire Dio, e come restaurava con dura fatica le chiese diroccate, conducendo un'esistenza così aspra, lui che in precedenza era vissuto nelle comodità, prese la risoluzione in cuor suo di distribuire ai poveri ogni suo avere e di condividere fermamente l'ideale e la vita di Francesco.

Un giorno, dunque, andò di nascosto dall'uomo di Dio, gli palesò la sua decisione, e si accordò con lui che venisse a trovarlo in una sera determinata.

Francesco rese grazie a Dio e fu invaso dalla gioia: non aveva ancora nessun compagno e sapeva che messer Bernardo era un sant'uomo.

28. Alla sera convenuta, Francesco si recò alla casa di Bernardo con grande esultanza di cuore, e vi trascorse tutta quella notte.

Tra le altre cose, messer Bernardo gli disse: " Se qualcuno per lunghi anni tenesse con sé i beni, molti o pochi, del suo padrone e poi non avesse più voglia di possederli, quale sarebbe il miglior modo di comportarsi? ".

Francesco rispose che dovrebbe restituire al padrone quello che aveva ricevuto da lui.

Messer Bernardo seguitò: " E perciò, fratello, io voglio distribuire, nel modo che parrà a te più appropriato, tutti i miei beni temporali, per amore del mio Signore che me li ha dati ".

Il Santo concluse: " Di buon mattino andremo in chiesa e consulteremo il libro dei Vangeli, per sapere quello che il Signore insegnò ai suoi discepoli ".

Sul fare del giorno si alzarono, presero con sé un altro uomo di nome Pietro, che egualmente desiderava diventare loro fratello, ed entrarono nella chiesa di San Nicolò, vicina alla piazza della città di Assisi.

Essendo dei semplici, non sapevano trovare le parole evangeliche riguardanti la rinuncia al mondo, e perciò pregavano devotamente il Signore affinché mostrasse la sua volontà alla prima apertura del libro.

[1431] 29. Finita la preghiera, Francesco prese il libro dei Vangeli ancora chiuso e, inginocchiandosi davanti all'altare, lo aprì.

E subito gli cadde sott'occhio il consiglio del Signore: Se vuoi essere perfetto, va' e vendi tutti i tuoi beni e distribuiscili ai poveri, e avrai un tesoro nel cielo.

Francesco, dopo aver letto il passo, ne fu molto felice e rese grazie a Dio.

Ma, vero adoratore della Trinità, volle l'appoggio di tre testimoni; per cui aprì il libro una seconda e una terza volta.

Nella seconda, incontrò quella raccomandazione: Non portate nulla nei vostri viaggi ecc.; e nella terza: Chi vuole seguirmi, rinunzi a se stesso ecc.

Ad ogni apertura del libro, Francesco rendeva grazie a Dio, che approvava l'ideale da lui lungamente vagheggiato.

Alla terza conferma che gli fu mostrata, disse a Bernardo e Pietro: " Fratelli, ecco la vita e la regola nostra, e di tutti quelli che vorranno unirsi a noi.

Andate dunque e fate quanto avete udito ".

[1432] Andò messer Bernardo, che era assai ricco, e vendette ogni suo avere, ricavandone molto denaro, che distribuì interamente ai poveri della città.

Anche Pietro eseguì il consiglio divino come gli fu possibile.

Privatisi di tutto, entrambi indossarono l'abito che il Santo aveva preso poco dianzi, dopo aver lasciato quello di eremita.

E da quell'ora, vissero con lui secondo la forma del santo Vangelo, come il Signore aveva indicato loro.

E così Francesco poté scrivere nel suo Testamento: " Il Signore stesso mi rivelò che dovevo vivere secondo la forma del santo Vangelo ".

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