Testimonianze successive alla morte |
[2312] In quello stesso anno, san Francesco, compiuti ormai vent'anni dal tempo della sua perfettissima adesione a Cristo, sciolto dai vincoli della carne mortale, se ne tornò felicemente a Dio, il 4 ottobre, di domenica.
[2313] Era nato ad Assisi.
Nell'anno tredicesimo della sua conversione, si era recato nelle parti della Siria.
Appena giunto, si affretta a portarsi dal Sultano: viene colpito con flagelli, coperto di ingiurie, ma riesce a predicare Cristo; tuttavia viene ricondotto dagli infedeli tra i cristiani.
Dotato di semplicità colombina, esorta le creature tutte alla lode del Creatore: predica agli uccelli ed essi l'ascoltano, si lasciano toccare dalla sua mano, né ripartono prima d'essere licenziati da lui.
[2314] Due anni prima della morte, ebbe una visione dal cielo: vide sopra di sé il Crocifisso, che impresse nelle sue carni con tale evidenza i segni della sua crocifissione, che appariva lui stesso come crocifisso.
Le sue mani, i piedi e il costato sono sigillati col segno della croce, che risplende in lui.
[2315] Si legge che questo servo di Dio abbia guarito due lebbrosi, uno dei quali era anche paralitico e fu sanato da ambedue le malattie.
Molte altre infermità senza numero guarì con la potenza di Cristo.
Perciò così si canta di lui in una prosa rimata: « Salve decus pauperum, ecc. », salve splendore dei poveri.
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