Isidoro
... di SivigliaVescovo e dottore della Chiesa, santo ( Cartagena ca 560 - Siviglia 636 ); festa: 4 aprile. Di illustre famiglia ispano-romana, succedette al fratello s. Leandro nel 600 sulla cattedra episcopale di Siviglia. Si impegnò particolarmente nella cristianizzazione dei visigoti, di cui lasciò una ricchissima Storia dei goti, vandali e svevi. Convocò a Siviglia due sinodi ( 619 e 625 ) e presiedette il IV concilio di Toledo che unificò la giurisdizione ecclesiastica spagnola e quella della Gallia Narbonese. Si occupò di riordinare la vita liturgica ( Uffici divini ) e la vita monastica ( ci resta una sua Regola dei monaci ). Non fu pensatore originale, ma era considerato il maggior erudito dei suoi tempi, dotato di vaste conoscenze e capace di ricondurre tutti i campi del sapere all'ortodossia cristiana. Le Etimologie, pubblicate in 20 libri dai discepoli nel 636, sono un grande sforzo di sintesi della conoscenza universale e si rivelarono un'opera fondamentale per diffondere la cultura latina classica in un'Europa ormai romano-barbarica. Considerato santo fin dal sec. IX, fu proclamato dottore della Chiesa nel 1722. |