Origene

Scrittore e teologo in lingua greca ( Alessandria ca 185 - Tiro ca 253 ).

Visse la sua giovinezza in una situazione di emergenza della sua famiglia e della Chiesa di Alessandria.

Nel 202 il padre, Leonida, subì il martirio durante una persecuzione che privò la comunità cristiana di una parte consistente del suo clero.

Origene, poco più che diciottenne, venne incaricato della formazione dei catecumeni.

Iniziò così il suo insegnamento che divenne il compito e la passione fondamentale della sua vita a capo della scuola di Alessandria ( v. Alessandria, scuola di ).

Per essere meglio preparato a tale incarico approfondì i suoi studi filosofici e le sue conoscenze linguistiche ( imparò l'ebraico ) e teologiche.

Il suo crescente prestigio e forse qualche eccesso di ascesi gli procurarono difficoltà con il vescovo di Alessandria.

Dopo il 230 si trasferì stabilmente a Cesarea in Palestina, dove ricevette l'ordinazione sacerdotale e poté proseguire il suo insegnamento.

Arrestato durante la persecuzione di Decio ( 250-251 ) morì poco dopo, ( 253 o 254 ), in conseguenza delle torture subite.

In vista dell'insegnamento Origene compose, spesso dettandole, una mole impressionante di opere.

La sua attenzione di fondo è riservata alla Scrittura.

Si preoccupò di stabilire il testo sicuro dell'Antico Testamento attraverso un confronto critico del testo ebraico e delle diverse traduzioni greche ( per esempio nella sinossi di sei redazioni bibliche detta Hexopla ).

Si impegnò soprattutto a far emergere da ogni pagina biblica la ricchezza dei significati capaci di nutrire la vita cristiana: dentro la lettera occorre saper cogliere lo spirito, poiché i misteri divini sono svelati solo in Cristo e quindi l'Antico Testamento necessita di una lettura in chiave cristologica.

Fu autore di molte omelie bibliche; le sue due opere più importanti sono: I Principi ( 220- 230 ), la prima esposizione organica della fede cristiana; i libri Contro Gelso ( ca 245 ), un'apologià del cristianesimo contro la tesi che Cristo fosse un mistificatore.

Sul piano teologico Origene considerò eterna l'attività creatrice di Dio, che irradia senza fine in Cristo le pure essenze spirituali.

Gli uomini invece derivano dalla decadenza degli spiriti perfetti creati da Dio in un momento del tempo.

Origene proclamò il principio dell'apocatastasi, o restaurazione, per cui tutti, anche il diavolo, ritorneranno attraverso una graduale purificazione alla primigenia contemplazione di Dio.

Pur essendo stato il primo a indicare l'intima unione delle due nature di Cristo, "uomo-Dio", nella sua dottrina trinitaria tende a considerare il Padre superiore al Figlio e questo allo Spirito Santo.

A Origene si ispirarono i grandi Padri del sec. IV e, nel loro solco, la tradizione della Chiesa d'Oriente.