Araldo
1) Nelle corti feudali e nei comuni medievali, chi aveva l'incarico di presiedere i tornei, dichiarare guerra, proporre trattative di pace, compiere missioni diplomatiche
2) estens. Messaggero, ambasciatore, banditore
Araldo è il termine riferito a un incarico ufficiale i cui compiti furono diversi nelle varie epoche storiche.
Tra gli antichi greci l'araldo aveva il compito di rendere pubblici gli atti e disposizioni delle autorità civili e religiose ( funzione poi ereditata dal banditore ) e talvolta di mantenere le relazioni con popoli stranieri o nemici.
Grande era l'importanza degli araldi, detti kérukes, soprattutto nell'età omerica e conservarono fino al IV secolo a.C. in Atene funzioni di un certo rilievo nelle assemblee popolari.
Nel medioevo, gli araldi erano pubblici ufficiali addetti alle corti dei sovrani e dei grandi feudatari ed agli ordini cavallereschi.
Inizialmente usati per l'organizzazione di tornei cavallereschi, divennero poi esperti di blasoni ed anche, in campo militare, messaggeri usati per la dichiarazione di guerra o l'intimazione di resa.
In epoca contemporanea, ci sono alcuni Paesi che dispongono ancora di araldi, in particolare il Regno Unito, il Sudafrica, la Spagna ed il Canada; sono presenti anche in Scozia, Irlanda e Paesi Bassi.
sono stato costituito araldo, apostolo e maestro | 2 Tm 1,11 |
Magistero |
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Meditazione Francesco | 14-2-2017 |
santi Cirillo e Metodio, « bravi araldi del Vangelo » | |
Schedario Biblico |
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Missione | C 54 |
Fonti Francescane |
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Sono l'araldo del gran Re | FF 346 |