Bere
1) Ingerire un liquido
2) Assorbire un liquido; impregnarsi
3) fig. Credere qualcosa
Bere tanto fa bene al nostro corpo ma anche alla nostra mente: un paio di bicchieri d'acqua bastano per aiutare il cervello, migliorando le nostre prestazioni intellettuali, oltre a quelle fisiche.
Sulla Terra l'acqua copre il 71 % della superficie del pianeta e più o meno con la stessa percentuale è il maggior costituente del corpo umano.
L'acqua è tra i principali costituenti degli ecosistemi ed è alla base di tutte le forme di vita conosciute, uomo compreso; ad essa è dovuta anche la stessa origine della vita sul nostro pianeta ed è inoltre indispensabile anche nell'uso civile, agricolo e industriale; l'uomo ne ha inoltre riconosciuto sin da tempi antichissimi la sua importanza, identificandola come uno dei principali elementi costitutivi dell'universo, attribuendole un profondo valore simbolico, riscontrabile nelle principali religioni.
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Per quanto l'acqua sia un bene assai prezioso e ripetuti siano gli appelli di Dio a goderne con spirito di gratitudine e di condivisione, la Bibbia documenta quali profondità del cuore siano coinvolte quando ci capita di dover offrire da bere a qualcuno che ne ha disperato bisogno.
La donna samaritana all'improvvisa richiesta di Gesù di poter essere dissetato con l'acqua del pozzo entra in un curioso dialogo con lo straniero che le ha chiesto da bere.
Nel farlo, scopre che dentro la necessità dell'acqua si nasconde una sete più profonda: « Se tu conoscessi il dono dì Dio e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere!", tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva » ( Gv 4,10 ).
Prendendosi cura di Gesù e della sua sete, dialogando con lui – ma in fondo con il proprio cuore – la donna accede al segreto di ogni opera di misericordia: essere una provvidenza per chi la riceve e una salvezza per chi la compie.
Quando offriamo ad altri il conforto di ciò che manca al nostro cuore, permettiamo a Dio di agire come Padre nostro.
E il peso della fatica che siamo chiamati a compiere si trasforma nella libertà di abbandonare a terra le nostre reti.
Per accedere a nuove, meravigliose domande: « La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente: "Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto.
Che sia lui il Cristo?" » ( Gv 4,28-29 ).
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In Italia, diversamente da quanto accade nei Paesi anglosassoni o del nord Europa, la cultura del bere alcolici è tradizionalmente moderata e legata ai riti del pasto o della socialità conviviale.
Un consumo, moderato e consapevole, quindi responsabile, è del tutto compatibile con la vita personale e sociale delle persone ed anzi, in alcuni casi, può addirittura migliorarne la qualità.
Bere senza controllo o bere nel momento, nel luogo, o per motivazioni sbagliate significa bere in maniera non responsabile.
Un uso dell'alcol non responsabile può comportare rischi anche gravi per la salute e la sicurezza degli individui e per la loro convivenza civile.
Esistono categorie di persone ( i bambini e gli adolescenti, chi assume certi farmaci, gli ex alcolisti ) o particolari situazioni ( il lavoro, la guida ) e fasi della vita ( la gravidanza ) in cui anche un minimo consumo di alcol, può comunque costituire un pericolo.
È molto importante dunque far crescere la consapevolezza sui pericoli, in modo che anche chi si trova in queste situazioni possa tenere comportamenti idonei in fatto di consumo di bevande alcoliche.
Magistero |
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Discorso Francesco | 21-3-2022 |
« Ho avuto sete e mi avete dato da bere » ( Mt 25,35 ) |