Esicasmo

Corrente ascetico-mistica ( dal greco hesychia: tranquillità, quiete ) sviluppatasi dal sec. XIV all'interno della Chiesa ortodossa e
volta a guidare l'anima, liberata da ogni passione nello stato di "quiete", alla contemplazione di Dio.

Incline a valorizzare gli elementi psicosomatici della persona nell'esperienza mistica, l'esicasmo accoglie diversi filoni di pietà.

È soprattutto da ricordare il moto carismatico avviato nel sec. XI da Simone il Nuovo Teologo ( v. ), in cui spicca il ruolo dello Spirito nell'esperienza cristiana.

Notevole importanza assume nell'esicasmo la Preghiera di Gesù ( "Signore Gesù, figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore" ) meditata in atteggiamenti corporei definiti da precise tecniche respiratorie e di concentrazione per realizzare la "custodia del cuore".

S. Gregorio Palamas ( v. ) nel sec. XIV inquadrò l'esicasmo in una sintesi teologica originale, che sosteneva come inconoscibile e ineffabile l'essenza di Dio, che però partecipa le sue "energie increate" all'uomo, il quale può fare esperienza della "luce del Tabor" nel proprio corpo divenuto tempio dello Spirito.

L'esicasmo ha ricevuto nuovo impulso tra il XVIII e il XX sec., dalla grande raccolta degli scritti mistici bizantini, detta Fitocada.

v. Mistica