Gallicanesimo
Termine coniato nel XIX sec., per definire un complesso di tendenze teologico-politiche caratterizzate dalla volontà di conservare originali tradizioni liturgiche e spazi d'autonomia della Chiesa francese rispetto al potere del pontefice romano. Si può distinguere un gallicanesimo ecclesiastico, di matrice essenzialmente conciliarista ( v. conciliarismo ), e un gallicanesimo politico, teso ad affermare un controllo del sovrano sugli affari ecclesiastici. Ricorrente nella storia a partire dal sec. XIV, la rivendicazione delle "libertà gallicane" conobbe espressioni culminanti nella Pragmatica sanzione di Bourges ( 1438 ) e soprattutto nella Dichiarazione del clero gallicano del 1682. Osteggiato dalla Santa Sede e dalle correnti del cattolicesimo francese che accentuavano l'obbedienza al papa ( i cosiddetti ultramontanisti ), il gallicanesimo tramontò con le definizioni sul primato e l'infallibilità papali del concilio Vaticano I ( v. ). |