Lamentazioni
Libro della BibbiaRaccolta di canti di lutto e di dolore, le lamentazioni sono state accostate nella Bibbia greca, e quindi nelle versioni, al libro del profeta Geremia, erroneamente considerato loro autore. Le cinque lamentazioni si riferiscono alla distruzione di Gerusalemme e del Tempio e alla deportazione a Babilonia di molti israeliti nel 587 a.C.; ciascuna di esse è composta da 22 strofe, quante sono le lettere dell'alfabeto ebraico [tranne la terza che ne ha 66 ( 22 per 3 )] e ogni strofa inizia con una lettera dell'alfabeto. Attraverso l'artificio letterario si vuole indicare che in questi lamenti viene espressa la totalità del dolore umano ( dall'a alla zeta! ). La prima, la seconda e la quarta lamentazione contengono un lamento pubblico, una protesta contro l'assurdità del male, un grido di dolore che sale verso Dio e una confessione ardente del proprio peccato, della propria ribellione al Signore che Ha provocato tanto grandi sciagure. La terza lamentazione presenta accenti simili alle confessioni di Geremia o alle proteste di Giobbe; è il pianto di un uomo duramente provato che, anche nel dolore, continua ad abbandonarsi a Dio, "ad aspettare in silenzio la salvezza che viene dal Signore" ( Lam 3,26 ). Nell'ultimo poema un credente eleva a Dio la sua preghiera facendosi interprete del dramma dell'intero popolo e invocando il dono della conversione: "Facci tornare a tè e noi ritorneremo" ( Lam 5,21 ). Le lamentazioni sono lette nella festa ebraica del 9 di Av che commemora la distruzione del Tempio del 587 a.C., quella del 70 d.C., e ancora la distruzione della fortezza di Bar Kobah nel 135 d.C. al tempo dell'ultima resistenza giudaica, e tutti i lutti e gli oltraggi patiti dal popolo ebraico fino alla Shoà. Nella tradizione cristiana le lamentazioni entrarono nella liturgia latina della Settimana Santa, quale pianto sulla passione e morte di Gesù. Il lamento, il dolore, la ribellione dinanzi alla sofferenza, l'angosciata ricerca di un perché al proprio patire, diventano in queste pagine grido di preghiera, invito a sperare contro ogni speranza. |
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Schedario biblico |
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Lutto | D 47 |
Magistero |
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« Lamentarsi davanti a Dio non è peccato » Il Signore sente, ascolta i nostri lamenti » |
Meditazione Francesco 5-6-2013 |