Vespri
Dal latino vesper e dal greco hésperos ( "serale", "Venere, stella della sera", "occidentale" ), indica, con una spiccata coloritura poetica, il tramonto, non di rado implicando dolcezza atmosferica e tenerezza di sentimenti. In questo clima psicologico non poteva mancare l'elevarsi d'una preghiera ed infatti il vespro è probabilmente la più antica delle ore canoniche. Attualmente comprende: un inno, tre salmi, una breve lettura biblica, un responsorio, il Magnificat, le intercessioni per le varie esigenze dell'umanità, un'orazione ed un canto di devozione mariana. L'impianto generale stabile è tuttavia individualizzato dallo spirito proprio dei periodi liturgici e di feste di particolare rilievo. |
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Nella Liturgia delle ore ( v. ) è la parte celebrata quando si fa sera. Con le Lodi costituisce il duplice cardine della preghiera quotidiana della Chiesa. I salmi recitati nei Vespri alludono all'incipiente notte e conducono l'orante al ringraziamento, al pentimento, all'invocazione del ritorno di Cristo, vera luce. |
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Concilio Ecumenico Vaticano II |
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Preghiera della sera. Ora principale con le Lodi ( v. ) |
Sacrosanctum cocilium 89 |
Siano celebrati la domenica e le feste in chiesa con partecipazione comune | Sacrosanctum cocilium 100 |