Regole di buona creanza e di cortesia cristiana |
96 La buona educazione vuole che non si sbadigli in pubblico, soprattutto quando si è con persone a cui si deve rispetto.
Lo sbadiglio è segno che si è annoiati dalla compagnia o dalla conversazione o che si ha scarsa considerazione dei presenti.
Se però fossimo costretti a farlo, dobbiamo smettere di parlare, metterci la mano o il fazzoletto davanti alla bocca e voltarci un po' di lato, per non essere visti dai presenti.
Bisogna soprattutto guardarsi dal fare cose sconvenienti; sbadigliare eccessivamente, farlo con rumore o peggio ancora stiracchiandosi o allungandosi.
97 Non possiamo fare a meno di sputare, ma è maleducazione inghiottire quanto si deve sputare, perché ciò può nauseare i presenti.
Tuttavia non bisogna abituarsi a sputare frequentemente e senza necessità, perché non è solo cosa sconveniente, ma disturba e mette a disagio i presenti.
Bisogna fare in modo di avere raramente questa necessità quando si sta con altri, soprattutto se persone di particolare riguardo.
98 Quando ci si trova con persone di riguardo e in luoghi tenuti puliti, si deve sputare nel proprio fazzoletto, volgendosi un po' di lato.
Per buona creanza, si deve prendere l'abitudine di sputare nel proprio fazzoletto quando ci si trova nelle case di persone importanti ed in tutti i luoghi che hanno pavimenti cerati o di legno.
Ancora più importante è prendere questa abitudine quando si è in chiesa.
Il rispetto che si deve avere per i luoghi consacrati a Dio e destinati al suo culto, richiede che vengano tenuti molto puliti e che si rispetti perfino il pavimento sul quale si cammina.
Tuttavia capita sovente che il pavimento della chiesa, anche se è la dimora e la casa di Dio in terra, sia più sporco di quello di una cucina o di una scuderia.
99 Dopo aver sputato nel fazzoletto bisogna subito piegarlo e riporlo in tasca senza guardare dentro.
È molto maleducato sputare dalla finestra o nel fuoco, sui tizzoni o contro il camino, contro il muro o in qualsiasi altro luogo dove non possa essere calpestato.
È ancora contrario alla buona educazione sputare davanti a sé in presenza di altri o sputare molto lontano da sé, in modo da essere obbligati ad andare a cercare lo sputo per calpestarlo.
100 Bisogna fare molta attenzione a non sputarsi sugli abiti, né su quelli degli altri: è segno di sporcizia e di sbadataggine.
C'è un altro difetto non meno grave dal quale bisogna guardarsi, quello di far arrivare schizzi di saliva sul volto di coloro con cui conversiamo.
Ciò è disgustoso e da molto fastidio.
101 Quando vediamo per terra un grosso sputo, dobbiamo subito calpestarlo.
Qualora se ne scorgesse uno sugli abiti di qualcuno, non è gentile farglielo notare, ma bisogna avvertire qualcuno della servitù che vada a toglierlo.
Se non vi fosse nessuno, lo toglieremo noi senza farcene accorgere possibilmente, perché è buona educazione non fare nulla che possa dispiacere o umiliare qualcuno.
Se qualcuno rendesse a noi questo buon servizio, dobbiamo testimoniargli una riconoscenza tutta particolare.
102 Ci sono poi dei difetti riguardanti lo sputo, verso i quali bisogna prestare particolare attenzione per evitarli.
C'è chi fa parecchio rumore ed un rumore molto antipatico, cercando di estrarre per forza dal profondo del petto catarro e sputi.
Questo capita più di frequente alle persone anziane.
Tale modo di sputare è molto maleducato.
Per non dare fastidio agli altri quando si sputa, bisogna badare a non fare rumore o almeno a farne poco.
103 C'è poi chi trattiene a lungo lo sputo nella bocca.
Anche ciò è assolutamente contrario alla buona educazione, che prescrive che si sputi appena si forma sulla lingua.
C'è chi ( si tratta prevalentemente di bambini ) talvolta spinge con la lingua lo sputo o la saliva sulla punta delle labbra.
C'è anche chi sputa di proposito sugli altri, oppure sul pavimento o in aria.
Questo genere di sciocchezze e di impertinenze sono grossolanità che non si addicono a persone educate.
104 Bisogna astenersi per quanto è possibile dal tossire e soprattutto cercare di evitarlo a tavola, quando parliamo con qualcuno o qualcuno parla a noi.
Tale forma di rispetto la si deve in particolare quando ascoltiamo la parola di Dio, per non impedire agli altri di udirla bene.
Ma se, come tutti, fossimo costretti a tossire quando stiamo con altri, facciamolo raramente e senza troppo rumore.
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